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Accusato di riciclare i soldi della camorra nel cinema, produttore rischia 10 anni

Di Alessandro Caracciolo

Daniele Muscariello rischia 10 anni di carcere alla luce delle accuse di aver riciclato i soldi della camorra nelle sue produzioni. Questa la tesi dei i pm Francesco Cascini e Francesco Minisci messa in campo nei confronti del produttore cinematografico e proprietario dell’Henea Productions dell’Eur. Invece Luigi Varlese rischia 8 anni, Salvatore Varlese 8 anni, Giovanni Sanges 8 anni, Gennaro Galgione 6 anni e 6 mesi, Michele Olivieri 6 anni.

Accusato di ‘lavare‘ i soldi della camorra, arrestato il produttore cinematografico Muscariello

Il 17 marzo del 2022 su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma i Carabinieri del locale Comando Provinciale eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma nei confronti di 9 persone gravemente indiziate, a vario titolo, di riciclaggio in concorso con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa e di emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti. Contestualmente il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma della Guardia di Finanza eseguì un sequestro preventivo disposto allo stesso procedimento per un valore complessivo di oltre 1 milione e 500mila euro.

LE ACCUSE A MUSCARIELLO

L’indagine coordinata dai procuratori Michele Prestipino e Ilaria Calò portò anche all’arresto del 45enne Muscariello, titolare della Henea Production, di un poliziotto e di un carabiniere. Il ruolo della camorra nel riciclaggio di denaro nella produzione di film emerse dall’inchiesta della Direzione distrettuale di Roma. Per ‘lavare’ i soldi il clan si affidava anche a un’azienda vitivinicola, il cui commercialista è finito in carcere. “Abbiamo relazioni importanti, sono 4 volte che mi arrestano ma poi torno a casa”, diceva in un’intercettazione il giovane produttore cinematografico.

LE INDAGINI SUL CLAN MAZZARELLA

L’attività d’indagine approfondisce un filone collegato al procedimento che aveva portato, lo scorso 18 gennaio, all’esecuzione di misure cautelari personali relative a soggetti gravemente indiziati di aver costituito due sodalizi armati dediti al narcotraffico. Erano emersi, infatti, nel corso delle indagini, dei rapporti con il produttore cinematografico, finalizzati alla realizzazione del sequestro di persona di un imprenditore che aveva accumulato un rilevante debito nei confronti del clan D’Amico-Mazzarella di San Giovanni a Teduccio: progetto delittuoso poi non andato a buon fine. Gli approfondimenti investigativi inerenti il versante imprenditoriale delle indagini portavano a ricostruire e documentare le diverse fasi di un sistema di riciclaggio di somme ritenute provento delle attività del citato clan di camorra.

ACCUSATO DI ‘LAVARE’ I SOLDI DELLA CAMORRA, ARRESTATO IL PRODUTTORE CINEMATOGRAFICO MUSCARIELLO

fonte:https://internapoli.it/accusato-di-riciclare-i-soldi-della-camorra-nel-cinema-produttore-rischia-10-anni/