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A proposito delle polemiche sulla consigliera di Sabaudia

Non riusciamo a comprendere le ragioni per le quali, giustamente, si parla tanto della consigliera di Sabaudia imputata, insieme al padre, in un processo a Napoli che riguarda il clan Cava ed indagata per un caso di abusivismo edilizio nella sua città e non si parli, al contempo, di un altro consigliere del Comune di Fondi – peraltro un poliziotto – del quale si parla nel Rapporto del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina a proposito dell’inchiesta “Damasco 2”. Come pure non si parla più della parte dell’inchiesta “Formia Connection” che riguarda il “voto di scambio”.

E di altri amministratori di entrambi i Comuni – Sabaudia e Fondi – che hanno prestato la loro opera, come tecnici, a favore di imprese campane chiacchierate.

Non vogliamo essere interpretati male se affermiamo che, essendo anche per noi valido il principio della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, il discorso non è giuridico, ma, al momento, esclusivamente politico ed investe, inoltre, la sensibilità del singolo soggetto.

Oltre che le singole persone, esso riguarda, quindi, i partiti politici interessati.

Chi scrive, anche con un semplice avviso di garanzia, si sarebbe dimesso dalla carica.

Ma i partiti che hanno candidato queste persone cosa dicono al riguardo?