A PROPOSITO DELLE DICHIARAZIONI RILASCIATE DAL PROCURATORE CAPO DELLA REPUBBLICA DI LATINA ALLA STAMPA DOPO LE INTERROGAZIONI PARLAMENTARI DI PASETTO, LEONI, AMICI, COSENTINO E GIACHETTI DELL’ULIVO
Per noi, che ci siamo sempre distinti per essere coloro che hanno sempre difeso la Magistratura dagli attacchi vergognosi di Berlusconi e dei suoi amici, è veramente penoso entrare in polemica con un Magistrato.
Ma non possiamo assolutamente farne a meno, dopo aver letto le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Procuratore capo di Latina a proposito del contenuto delle interrogazioni presentate da 5 parlamentari dell’Ulivo sulla drammatica situazione in cui si trova a provincia di Latina, immersa nell’illegalità e sommersa dalla presenza radicata di clan, ’ndrine, cosche e roba del genere.
Sappiamo benissimo che sono insufficienti personale, mezzi e soldi. Ma tutte le altre Procure d’Italia si trovano nelle stesse condizioni, se non peggiori, di quella di Latina.
Il problema è un altro ed investe la razionalizzazione del lavoro e delle risorse. Noi non vogliamo insegnare alcunché a chicchessia. Non ne abbiamo le capacità specifiche, né il titolo, né la presunzione. Ma il discorso è di una semplicità estrema. Vanno definite le … ”priorità”. Si tratta, cioè, di chiarire una buona volta per tutte “quale” rilievo si intenda dare o meno all’azione di contrasto dell’illegalità nelle amministrazioni pubbliche, della criminalità organizzata- massicciamente presente su questo territorio, come ampiamente e ripetutamente denunciato dalla Procura Nazionale Antimafia, dalle Commissioni Parlamentari antimafia e, ora, anche dai 5 parlamentari dell’Ulivo autori dell’interrogazione di cui si sta parlando, – e degli intrecci politica-affari-mafia.
Noi apprezziamo quanto la Procura di Latina sta facendo per combattere il fenomeno dell’abusivismo edilizio, fenomeno che, anzi, va contrastato con maggiore efficacia tenuto conto del fatto che anche dietro a questo si potrebbe rilevare la presenza della criminalità organizzata, ma pensiamo che l’impegno contro le mafie debba essere, considerate le dimensioni che esso ha raggiunto in provincia di Latina, prioritario rispetto a tutti gli altri.
In quest’ottica, la costituzione di un pool di magistrati della Procura di Latina che si dedichino solamente al contrasto della criminalità organizzata, potrebbe rappresentare veramente una svolta.
Ci possiamo sperare?
Saremmo felici, cioè, di sentir parlare, più che di numero di fascicoli aperti, di esito delle indagini per le quali sono stati aperti tali fascicoli.