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A proposito dei sequestri a Sabaudia. “Chi deve sapere” sa il ruolo importante svolto dalla nostra Associazione anche in questa vicenda. Il nostro modo di fare antimafia

A PROPOSITO DEI SEQUESTRI EFFETTUATI A SABAUDIA

“Chi” deve sapere, sa molto bene “chi” ha fornito un grosso contributo per l’impulso delle indagini che hanno portato, poi, a colpire certe presenze e attività oggi nel mirino della Magistratura e delle forze dell’ordine a Sabaudia.

A cominciare dal tentativo di realizzare una grossa attività sociosanitaria a Borgo Vodice sul sito di un ex pollificio, prima approvata e, poi, revocata dalla stessa Regione Lazio! (una pagina, questa, che se ne rilevassimo i dettagli non noti, farebbe nascere molti, ma molti interrogativi su alcuni soggetti che vanno cianciando in materia di legalità).

Uno dei tanti contributi forniti dalla nostra Associazione che sostanziano un’attività fatta non di chiacchiere ma di fatti concreti, di segnalazioni precise, che, grado a grado, stanno portando a scoprire il vaso di Pandora in provincia di Latina. E non solo.

Non a caso l’ira di certi personaggi politici è indirizzata verso e solo ai danni della nostra Associazione e di chi la rappresenta.

C’è chi ha impostato un’intera campagna elettorale contro di essa, anche se questa non c’entra alcunché con le vicende politiche.

Ma ciò, malgrado tutto, non ci scoraggia; anzi ci inorgoglisce, anche grazie agli attestati di apprezzamento e di stima che ci arrivano da parte di “chi conta” ed è in grado di valutare l’importanza del nostro lavoro.

E siamo fieri dei risultati che piano piano si vanno conseguendo contro le mafie perché dietro ad alcuni di essi c’è il nostro lavoro, un lavoro certosino, silenzioso ma continuo. Mai interrotto, da quasi dieci anni in qua.

E molti risultati positivi ancora ci saranno, malgrado i tanti ostacoli che troviamo sul nostro percorso, a cominciare dall’omertà e dalla viltà di molti, compresi coloro che per, vari motivi, (invidia, tentativi falliti di un nostro assoggettamento a tizio o caio, ecc. ecc. )

tentano di delegittimarci.

In mille maniere.

Ma, grazie a Dio, noi non abbiamo lacci e lacciuoli, non abbiamo padroni, anche di natura politica, e, soprattutto, non ci manca il coraggio.

E non abbiamo fini partitici.

Dobbiamo rispondere solamente alle nostre coscienze di cittadini puliti e che vogliono dare il loro modesto contributo al proprio Paese ed al proprio territorio.

Senza interessi di parte, senza fini reconditi.

Il nostro modo di fare antimafia è questo: niente chiacchiere e solo fatti, fatti concreti.

Piaccia o non piaccia agli altri.