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A margine dell’incontro, oggi 21 maggio a Roma, con i Testimoni di Giustizia e con i Parlamentari del M5S

A margine dell’incontro, oggi a Roma, con i Testimoni

di Giustizia…

A giudicare dal numero dei partecipanti e dall’esito

degli incontri, dovremmo dichiararci soddisfatti.

Ma è dura, ragazzi, veramente dura.

In certi momenti di scoramento ti viene voglia di

cominciare a fare, alla stregua di tanti altri,

tanti, un’antimafia solamente di facciata, di chiacchiere

, alleata peraltro con il potere e che dal potere si fa

pagare vivendo, così, felice e tranquilla.

Oppure sei tentato di dire:

andata al diavolo tutti ed arrangiatevi da soli..

Poi i principi in cui credi ed i valori che ti hanno

insegnato i tuoi genitori te lo impediscono.

Come pure lo sguardo tenero e supplichevole di tanti

poveri disgraziati vittime di un sistema mafioso che li

ha distrutti economicamente ed umanamente, a dirti

“non te andare, non ci abbandonare”.

E tiri avanti, continui a combattere in difesa delle

persone oneste, delle vittime di mafia, di coloro che un

sistema di merda ha ridotto a larve umane.

E ti compenetri, vivi in sintonia con loro, partecipi alle

loro sofferenze, quasi fossero le tue.

Ma quanta amarezza, ragazzi, e non tanto per il

comportamento di tanti che rappresentano le

istituzioni perché si sa ormai dell’esistenza di due

stati, lo Stato-Stato e lo stato-mafia ed hai messo nel

conto il fatto che sono ormai pochi coloro che stanno

dalla parte nostra, di chi combatte veramente e non a

chiacchiere le mafie, soprattutto quelle politiche ed

istituzionali.

Trovi sempre il disturbatore che viene ai tuoi incontri

cercando di crearti difficoltà.

Ma anche questo è nel conto in quanto, oltretutto, è

anche utile che ciò avvenga perché serve ad aprirti gli

occhi su chi è sincero e chi eventualmente venisse

per conto di altri a sabotarti le iniziative e a spiare chi

c’è e cosa si dice. In modo da emarginarli ed

allontanarli uno dopo l’altro.

Perché capita anche questo.

Addolora, invece, quando qualcuno ti dice: “Eh ma

anche voi dell’Ass. Caponnetto fate le tessere ed

invitate le persone a tesserarsi”.

A chi dice queste cose noi rispondiamo che

l’Associazione Caponnetto ha fatto sin dalla sua

nascita, 15 anni fa, una scelta radicale che la differenzia

dalla maggioranza degli altri sodalizi:

niente convenzioni, accordi, finanziamenti dalle

istituzioni.

Noi non gestiamo beni, non ci facciamo pagare se ci

chiamano nelle scuole, non abbiamo chiesto

l’assegnazione di case, terreni, proprietà.

Non ci finanziano partiti, sindacati, assicurazioni e

quanti altri perché non vogliamo essere legati a

nessuno.

Non siamo l’antimafia del potere perché è nel potere

che si annidano le mafie.

Anche il tesseramento è selezionatissimo e ristretto al

minimo perché temiamo le infiltrazioni di mafiosi, di

gente disonesta e di coloro che vorrebbero entrare

nella nostra Associazione per indurla a fare business

come fanno taluni o a piegarla agli interessi di un

partito.

Fra un pò di tesseramento ed il 5 per mille abbiamo

un bilancio annuo che sì e no ruota intorno ai 2000

euro.

Bastano per fare due-tre convegni, manifesti, diritti di

affissione, assicurazioni.

Tutto il resto -costi delle visure camerali, spese di

viaggi ed altro ancora – lo prendiamo dalle nostra

tasche, quelle personali e familiari di pochi di noi.

La persona che ci ha detto quelle parole che ci hanno

veramente ferito sappia che un’Associazione che non

prende soldi da partiti ed istituzioni, per essere

democratica e soprattutto libera da condizionamenti di

ogni sorta, DEVE avere una sua base, pur ristretta e

selezionatissima di iscritti, altrimenti da chi è

composta? dal vento?

Ma- e concludiamo con il colpo più duro – una cosa è

quando sono uomini del potere a dire alla gente “vai a

tesserarti a quell’associazione” (e non siamo di certo

noi!!!), altra e quando

siamo noi- e non uomini del potere – a sollecitare le

persone sensibili ed oneste ad iscriversi alla nostra

Associazione ed a combattere insieme a noi le mafie.

Avete capito la differenza che c’è fra i due

inviti???

O dobbiamo ritornarci ancora su?