La foggiana “Bioarpi” degli Andreano in odor di mafia, arriva l’interdittiva della Prefettura
L’impresa è riconducibile ad imprenditori coinvolti nel blitz antimafia del 2020 “Grande Carro”. Sarebbe inserita “nel circuito delle agromafie che fanno capo alla consorteria mafiosa della Società”
Di Redazione 2 Novembre 2022 APERTURA
Interdittiva antimafia per l’azienda agricola Bioarpi Alimentazione Biologica di Arpinova. È questa l’impresa foggiana raggiunta pochi giorni fa dal provvedimento della Prefettura di Foggia. La decisione è stata adottata in seguito ad indagini svolte in collaborazione con le Forze di Polizia, la Dia e il relativo Gruppo Interforze Antimafia. Sul conto della Bioarpi “sarebbe emerso l’inserimento nel circuito delle agromafie che fanno capo alla consorteria mafiosa della Società Foggiana”.
L’azienda è riconducibile a Luca Andreano e al padre Antonio, entrambi imputati nella maxi inchiesta antimafia “Grande Carro” risalente all’ottobre del 2020. In quella circostanza vennero arrestate 48 persone per associazione di tipo mafioso, riciclaggio, estorsione e truffe per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Secondo l’accusa, padre e figlio avrebbero preso parte a presunte truffe per ottenere contributi comunitari.