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Area torrese-stabiese, appello dei sindacati ai commissari: “Fuori la camorra dalle amministrazioni”

Area torrese-stabiese, appello dei sindacati ai commissari: “Fuori la camorra dalle amministrazioni”

Un appello ai commissari prefettizi di Torre Annunziata e Castellammare da parte della Cgil, Cisl e Uil del comprensorio torrese-stabiese. La preoccupazione che, con lo scioglimento dei due consigli comunali (a Castellammare per infiltrazioni camorristiche, a Torre Annunziata per le dimissioni dei consiglieri dopo un’inchiesta dell’Antimafia) si possa ulteriormente arrestare il percorso di sviluppo del territorio. “Castellammare di Stabia e Torre Annunziata sono due città che si portano sulle spalle una storia bimillenaria, fatta di grandezze e decadenze, un passato industriale che ne ha determinato il profilo negli ultimi due secoli, fino al lento ma inesorabile processo di deindustrializzazione iniziato negli anni Settanta e completato nella prima metà degli anni Novanta” scrivono Gianluca Torelli, Matteo Vitagliano e Raffaele Di Donna. “Ai Commissari del Prefetto chiediamo uno sforzo straordinario, di produrre una tensione ideale capace di mobilitare le migliori intelligenze per trasformare in realtà ciò che finora esiste solo sulla carta: progetti che hanno bisogno della giusta spinta finale per decollare e diventare concrete possibilità di lavoro, di occupazione, di sviluppo del Territorio. Per uscire dalla crisi e dalla infamia della camorra” la richiesta delle organizzazioni sindacali del comprensorio. “Lo scioglimento anticipato delle due amministrazioni di Castellammare di Stabia e di Torre Annunziata, entrambe guidate da giunte che hanno tradito le aspettative delle popolazioni interessate, è un trauma per le città ma rappresenta finalmente l’opportunità per liberare le città dalla camorra e ripristinare i diritti della gente a vedersi governate nel rispetto delle leggi e della Costituzione. Chi ha commesso reati deve pagare e, allo stesso tempo, bisogna rilanciare le città nel segno della legalità, del lavoro e dello sviluppo economico sostenibile: è per questo che come CGIL CISL UIL chiediamo ai due Commissari chiamati a fronteggiare nei prossimi due anni l’emergenza di non limitarsi all’ordinaria amministrazione, ma di stringere una grande alleanza istituzionale e sociale per rilanciare le città: solo così possiamo sconfiggere la camorra, il malaffare e la malapolitica, un connubio che da troppi decenni ammorba l’aria e uccide la speranza” l’atto d’accusa del sindacato. “Ma non tutto è marcio e non tutto è andato perduto di quella straordinaria stagione di lotta e di lavoro, di quell’impegno collettivo che vide insieme sindacati, sindaci e istituzioni, alcune opere sono ancora in essere, in fase di realizzazione, di completamento e stanno terminando, a Castellammare come a Torre Annunziata. Altri progetti sono in corso, in parte grazie al PNRR e con ingenti risorse finanziarie da utilizzare e allora non lasciamo che tutto questo vada perduto definitivamente” chiedono i sindacati alle commissioni prefettizie. A questo inevitabile declino avevano tentato di porre riparo le organizzazioni sindacali del comprensorio, CGIL CISL UIL, presentando innovative proposte tese a superare il dramma di una grave disoccupazione che aveva portato finanche al suicidio di qualche lavoratore, posto nel frattempo nel limbo senza ritorno della cassa integrazione straordinaria. Le proposte, dopo mesi di duri scontri sociali, avevano trovato accoglienza nelle varie sedi istituzionali e trasformate in programmi di risanamento e di rilancio dell’intero territorio stabiese torrese sotto il nome di Contratto d’Area, il primo della Regione Campania. Un Contratto ed un Programma che non puntavano esclusivamente ad un rilancio industriale, ma ad un riassetto socio economico teso a ricostruire un tessuto turistico culturale che pure era, ed è, parte integrante della grande ricchezza della nostra area, posta com’è al centro del golfo di Napoli, tra le perle indiscusse di Sorrento, Capri, Ischia e Procida e una immensa ricchezza sottoutilizzata che è quella del mare. Questo processo, ben avviato, sotto la spinta delle grandi manifestazioni operaie, giunte fin sotto Palazzo Chigi è stato poi tradito da imprenditori rapaci, in gran parte venuti dal Nord Italia, a cui i vari Enti e Istituzioni pubbliche, locali e nazionali, preposti alla verifica e al controllo avevano lasciato mano libera di depredare le risorse elargite dallo Stato, in gran parte a fondo perduto o ad esigui interessi. Alcune ferite sono ancora aperte con lavoratori che ancora pagano lo scotto di essersi fidati di questi predatori travestiti da imprenditori.

Fonte:https://www.metropolisweb.it/2022/03/08/area-torrese-stabiese-appello-dei-sindacati-ai-commissari-la-camorra-dalle-amministrazioni/