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NELLE AMMINISTRAZIONI IN ODOR DI MAFIA IL CANCRO SI ANNIDA,OLTRE CHE FRA GLI AMMINISTRATORI,NELL’IMPIANTO BUROCRATICO. COLPIRE I SOLI AMMINISTRATORI,LASCIANDO INDENNI DIRIGENTI E FUNZIONARI,SIGNIFICA NON RISOLVERE I PROBLEMI. L’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO LO STA DENUNCIANDO DA SEMPRE. BISOGNA PRIMA DI TUTTI CACCIARE E MANDARE ALLA SBARRA DIRIGENTI E FUNZIONARI !

Mafia Capitale, Gabrielli: Campidoglio ancora inquinato

 

Per il prefetto, continuano i problemi al Comune di Roma
Per il prefetto, continuano i problemi al Comune di Roma

 

ROMA – A chi gli chiedeva come fu, nei mesi relativi alla relazione prefettizia su Roma, la condotta dell’ex sindaco Ignazio Marino, il prefetto Franco Gabrielli ha risposto: «Continuo a ripetere che noi avevamo due interlocutori, che non potevano essere il sindaco, cioé l’assessore alla Legalità e il segretario generale, e credetemi la collaborazione di Sabella e Buarné é stata totale. Quello che abbiamo registrato, come correttamente riportato dalla stampa, é che la macchina non é ancora adeguatamente registrata. Ma lo ha detto a chiare lettere Sabella, con toni un po’ più accesi Esposito. Anche lì non vorrei dire ‘l’acqua calda’ ma insomma…», ha concluso a margine della presentazione del piano delle Ferrovie dello Stato sul Giubileo.

«Contesto il titolo del quotidiano ‘dossier choc’»
«Intanto contesto il titolo del quotidiano, ‘dossier choc’… In questo paese ormai tutto è choc, tutto é amplificato. Quella è la relazione che io ho fatto per il ministro e conseguentemente é stata mandata una copia anche al commissario rispetto ai due mesi nei quali abbiamo potuto dar corso alle direttive del ministro rispetto a quello che stava avvenendo all’interno della macchina amministrativa». Così il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, in merito a quanto scritto da un quotidiano a margine della presentazione del piano delle Ferrovie dello Stato per il Giubileo.

La collaborazione di Sabella
«Come è stato riportato correttamente dal quotidiano, intanto – ha detto – abbiamo rilevato una grandissima collaborazione da parte dell’assessore Sabella e del segretario generale Buarné, ma al contempo abbiamo riscontrato una serie di difficoltà su tutta una serie di questioni, ma credo fosse anche abbastanza ovvio per certi aspetti. Un malato serio – ha sottolineato Gabrielli – come é stato il comune di Roma, l’amministrazione romana era impensabile che in pochi mesi ritrovasse quella capacità e quella linearità comportamenti che però il comune si stava attrezzando a dare. Il tema della macchina amministrativa e delle procedure, l’ho detto chiaramente, sarà un tema che interrogherà pesantemente chi sarà chiamato a governare la città nei prossimi anni. Questo é il ‘tema dei temi’. Ripeto però: è una relazione che non abbiamo mandato nemmeno alla Procura della Repubblica, perché non ci sono assolutamente profili penali».

Non le scelte, ma le procedure
«Come avevo cercato di spiegare, ma qui si torna sempre al tema della difficoltà di far passare certi messaggi, l’incarico che il ministro aveva dato – ha sottolineato il prefetto Gabrielli – non atteneva alla scelte ma eminentemente alle procedure, che evidentemente devono essere ancora registrate e ancora oggetto di attenzione da parte del commissario, nei mesi in cui egli sarà chiamato a governare la città, ma sopratutto per il respiro prospettico più lungo di chi, a partire dal prossimo anno, governerà la città con i poteri che derivano anche dalla forza di una elezione popolare», ha concluso il prefetto.

(con fonte Askanews)