Che noi stiamo sulle palle di quelli del PD è noto ed è anche comprensibile perché non ci siamo mai voluti piegare al disegno ricattatorio di questo partito, come di ogni altro.
Ogni socio della nostra Associazione può votare come gli pare, ma l’Associazione è altra cosa.
Essa è libera ed indipendente.
Da tutto e da tutti.
E tale deve rimanere e rimarrà.
Costi quel che costi.
D’altra parte sarebbe compatibile un’alleanza di una Associazione antimafia seria come la Caponnetto con uno di quei soggetti politici in cui si annidano anche mafiosi e malfattori?
Non è ormai un dato accertato che è la “politica”, questa “politica”, che ha consentito alle mafie di diventare la prima IMPRESA del Paese e di acquisire un potere tale che consente ad esse di condizionare la stessa vita pubblica, amministrativa, istituzionale?
E, poi, quante amministrazioni comunali in Italia gestite anche dal PD e da suoi alleati sono state sciolte per condizionamento mafioso?
Un’Associazione che prenda, direttamente od indirettamente, soldi e privilegi da un partito è libera, secondo voi, di attaccare e denunciare un’amministrazione pubblica gestita da quel partito?
Noi abbiamo difeso con i denti la nostra indipendenza.
Pagando prezzi altissimi.
Ed il PD del Lazio è stato il più feroce di tutti nei nostri confronti.
Abbiamo dovuto subire una rabbiosa campagna di discriminazioni a nostri danni, una campagna che ha portato all’esclusione dei nostri rappresentanti da tutte le Commissioni e Consulte antimafia sia della Regione Lazio sotto la gestione Marrazzo che della Provincia di Roma sotto quella di Zingaretti.
Quello stesso Zingaretti che oggi, da Governatore del Lazio, parla solo con Libera facendo finta di dimenticare che ci sono anche altre Associazioni Antimafia nel Lazio, fra le quali appunto la Caponnetto..
Lo ha fatto da Presidente della Provincia di Roma, lo sta ripetendo da Governatore della Regione.
Comunque egli ed il PD sono liberi di fare quello che vogliono, di parlare e di collaborare con chi vogliono.
Non si rammarichino, poi, se noi chiederemo ad essi come e che cosa di concreto avranno fatto per combattere le mafie!!!
Questo, perché, finora, con tutte le montagne di soldi spesi con Consulte, Commissioni, Osservatori, Presidenti, V. Presidenti, membri, segreterie, macchine e quant’altro, di risultati se ne vedono ben pochi e le mafie sono sempre più padrone della Capitale e dell’intera Regione Lazio.