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Minturno: giardino o deserto? A margine del convegno dell’Azione Cattolica

L’ASSENZA DELLA POLITICA, DELLE ISTITUZIONI, DELLA STAMPA LOCALI AL CONVEGNO DELL’AZIONE CATTOLICA SULLE ILLEGALITA’ E LE MAFIE A MINTURNO

Per un attimo ci è sembrato di stare a Locri, dove la politica locale è assente, salvo rare eccezioni, durante le manifestazioni organizzate dai ragazzi di Ammazzatecitutti contro le mafie.

L’altra sera, al convegno organizzato dall’Azione Cattolica di Minturno sui problemi della legalità e della presenza mafiosa, c’erano oltre 200 persone, ma, come esponenti politici, c’erano il coordinatore del Partito Democratico, che è rimasto fino alla fine, oltre a qualche altro esponente dello stesso partito, e quello di Rifondazione Comunista.

Nessun altro. Erano assenti i consiglieri comunali, di maggioranza e di minoranza, il Sindaco, gli assessori, i rappresentanti della stampa, le forze dell’ordine, i dirigenti scolastici.

Brutto segno. Indifferenza al problema dell’occupazione camorristica del territorio??? Paura??? Non lo sappiamo. Ognuno dia una sua interpretazione. Noi ci limitiamo ad osservare i fatti.

Eppure Minturno, come è ben evidenziato nel servizio di Telefree pubblicato su questo stesso sito, non è fra le città in cui la mafia non c’è!…

In ogni operazione di polizia contro la camorra, dalla “Formia Connection” alla “Damasco”, appare il nome di qualche esponente politico locale che, in un modo od in un altro, viene coinvolto nelle indagini, anche se a queste, allo stato, non hanno fatto seguito sentenze che ne attestino l’appartenenza o la contiguità con la criminalità organizzata.

Inoltre, il territorio di Minturno fa parte del sud pontino e non è distante dal cassinate, un’area, questa, indicata da tutte le fonti giudiziarie ed investigative fra le più infiltrate dalle organizzazioni criminali.

Questo ci induce ad osservare da oggi in poi con maggiore attenzione quel territorio, stimolando, fra l’altro, le persone residenti più sensibili ad essere più attente su tutto quanto avviene intorno ad esse, a cominciare dal funzionamento delle forze dell’ordine che dovranno dedicarsi con maggiore attenzione ai problemi degli investimenti economici sul territorio, delle compravendite ed attività immobiliari e commerciali, delle residenze anagrafiche, dei lavori pubblici e privati e così via, oltreché a quelli dello smercio delle sostanze stupefacenti e dell’ordine pubblico.

Da Terracina fino al Garigliano, fra brigate e gruppo, la Guardia di Finanza dispone di centinaia di uomini; la Polizia di Stato ha 4 Commissariati; i carabinieri hanno stazioni in ogni paese ed in ogni città.

Uomini ce ne stanno, quindi. Forse manca un lavoro di… ”intelligence”!!!

Noi siamo dalla parte della forze dell’ordine e della magistratura e ci saremo sempre. Ma vogliamo che le strategie e le tecniche di contrasto della criminalità organizzata si ammodernino e diventino più efficaci di quanto non lo siano state finora. Più indagini sui PATRIMONI, suoi CAPITALI!