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Pastena. Importante convegno contro le mafie promosso da Comune di Pastena, Associazione Caponnetto e “La Voce delle Voci”

Convegno del 29 giugno : le nuove mafie

Un importante convegno teso soprattutto a sensibilizzare gli amministratori pubblici e le forze imprenditoriali e sindacali sul reale  pericolo  della malavita organizzata all’interno o comunque alla periferia degli Enti Locali.

Una forza sotterranea che dapprima condiziona, poi intimorisce e alla fine si impadronisce delle leve economiche degli enti pubblici costituiti soprattutto dalla gestione dei finanziamenti statali, dai successivi appalti e dal controllo dei servizi  di pubblica utilità.

Oggi non ci sono mezzi sufficienti per stabilire se un sindaco o un suo assessore intaschino tangenti, tutto dipende dall’onestà degli amministratori, dalla lealtà degli imprenditori e dei tecnici chiamati a controllare il regolare svolgimento delle opere.

Ma chi può affermare con certezza che il sindaco non si lascia comprare e assoggettare da un sistema corrotto e clientelare che in tal modo può liberamente condurre a termine i lavori senza un pressante controllo sui materiali, sulle tecniche utilizzate e sui risultati ottenuti?

Quali sono i mezzi che un amministratore ha a disposizione per scongiurare che un suo collaboratore furtivamente assecondi i voleri di un’imprenditoria soggiogata dalle mafie che necessitano sempre di nuovi spazi commerciali e di nuovi settori d’investimento per riciclare le enormi ricchezze economiche derivanti dalle attività illecite ?

Chi tutela i cittadini che spesso sono costretti a fruire di opere pubbliche decadenti e malsane, a volte realizzate a metà e non raramente di costruzioni e manufatti completamente inservibili ?

Se non possiamo affermare  che gli amministratori  sono corrotti, se  non possiamo dire che le ditte appaltatrici subiscono un condizionamento mafioso , se non possiamo mettere in dubbio la  bravura e la professionalità dei tecnici, possiamo sicuramente sostenere che tanto più un’opera pubblica è fatta male tanto più è stato alto il tasso della corruzione e del malcostume amministrativo.

E’ un sistema perverso, le mafie hanno bisogno di uomini compiacenti, deboli di pensiero e di principi, moderatamente suggestionabili dal potere e dai privilegi da esso derivati , hanno bisogno di un sistema politico dove regni l’arrivismo, la sete di successo, la vo glia di far carriera ad ogni costo, malgrado la mediocrità e il basso  profilo etico  dei suoi protagonisti.

Più la politica è debole più la mafia diventa forte e si impossessa dei gangli vitali della società, più le Istituzioni vengono lasciate sole e più vengono violentate dal ciclone vorticoso dell’illecito  assunto a sistema.

Più aumenta la distanza tra la gente e gli enti locali e più si fa stretto  l’abbraccio mortale con i patti scellerati che la criminalità organizzata  stringe con politici, collaboratori e professionisti del settore pubblico dedito alla gestione degli appalti e delle altre risorse economiche.

La mafia non regala nulla ma si prende tutto, dagli spazi democratici alla partecipazione popolare, le mafie non danno lavoro ma lo negano alterando le regole della libera concorrenza, le mafie non danno futuro ma lo negano nella logica dell’oppressione e del ricatto. Questo convegno nel nostro comune anche per dedicare una pagina della nostra storia al nostro concittadino Fedele Conti,  morto qualche anno fa perché non si è piegato al sistema corrotto dei favori, della collusione e della complicità.  Non dobbiamo aver paura di parlare delle mafie piuttosto dobbiamo spaventarci del silenzio dei tanti che continuano a negarne l’esistenza. Anche nelle nostre città, anche nei nostri comuni

Pastena 28 giugno 2011