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Civitavecchia: quella voglia di giustizia e tutela del cittadino

Premetto che non mi piace alcuna forma di giustizialismo e che sono tra quanti ritengono che le persone, tutte le persone, siano innocenti fino a prova contraria.

Questo, però, non significa che si debba rimanere in silenzio e passare per fessi, quando l’ex assessore Enzo De Francesco si presenta con un foglio di carta e dice di essere stato ‘‘massacrato” dai giornali e di essere pronto a tornare in politica ed a rappresentare in città l’associazione ‘‘Giustizia e tutela del cittadino”.

Rispettiamo De Francesco e siamo contenti per lui (e per i civitavecchiesi che lo hanno avuto come assessore) qualora effettivamente non sia indagato e non c’entri nulla con la ‘‘cricca” vicentina che in poche ore gli ha versato e poi tolto dal conto oltre 2 milioni di euro. Però, non ci si possono non porre alcune banali domande, aprendo solo una parentesi con il certificato esibito dall’ex assessore: De Francesco potrebbe essere indagato comunque ed il pm per tre mesi potrebbe evitare di comunicarglielo. Ma prendiamo per buono che lui sia la vittima. Spieghi allora quale raggiro è stato ordito, per ottenere una fattura falsa relativa a dei preziosi, e per potere poi far riuscire i soldi dal conto dell’ex assessore? Quale è il ruolo della banca? E’ vero o no che, anche grazie a lui, gli stessi personaggi di Vicenza in quel periodo stringono rapporti e fanno affari a Civitavecchia, fino ad ottenere una concessione demaniale in porto, poi ceduta di fatto insieme alla società, dopo diverse ‘‘girandole” di quote e nomi?

Ecco, al di là di quanto afferma De Francesco (stranamente lasciato solo nelle sue dichiarazioni contro i giornali) tutto questo – indagato o non indagato – non è affatto chiaro. E sarebbe bene, invece, che lo fosse. Non per accanirsi contro qualcuno. Ma per una esigenza di e trasparenza, anzi di ‘‘giustizia e tutela del cittadino”, trattandosi di un amministratore pubblico e di una concessione pubblica nel caso del porto, che ci fa meravigliare del fatto che sul filone locale nessuno abbia sentito il bisogno di vederci più chiaro. Quindi, caro (ex) assessore, da oggi siamo a sua completa disposizione per intraprendere insieme, ove necessario, qualsiasi iniziativa che serva a fare chiarezza e giustizia nei confronti di tutti: pubblico, privati, truffatori e truffati, se verrà a galla che ce ne sono.
Massimiliano Grasso

(Tratto da Civonline)