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L’ingegnere interdetto per camorra Francesco Greco è l’ennesima presenza inquietante di fianco a Biondi e Natale nel comune di Caserta. Quell’appalto al consorzio colpito da interdittiva antimafia

L’ingegnere interdetto per camorra Francesco Greco è l’ennesima presenza inquietante di fianco a Biondi e Natale nel comune di Caserta. Quell’appalto al consorzio colpito da interdittiva antimafia

23 Febbraio 2021 – 17:56Ed è fresca la notizia sull’indagine su alcune gare che l’ex responsabile pro-tempore dell’ufficio tecnico del Comune di Capua avrebbe turbato per favorire imprese vicine ai Casalesi. E’ stato fortemente voluto da Carlo marino. E il sorteggio “random” per la commissione Asmel sui lavori da quasi due milioni per Puccianiello è tutto da ridere

CASERTA (g.g.) – In una delle giornate più intense per la cronaca giudiziaria della nostra provincia da molto tempo a questa parte, cioè il lunedì appena trascorso, è passato sicuramente in secondo l’indagine nei confronti dell’ingegnere Francesco Grecocoinvolto nell’inchiesta riguardante diversi imprenditori del settore edile che, secondo le accuse della Dda di Napoli, sarebbe stati di supporto  economico alla fazione di Michele Zagaria all’interno del clan dei Casalesi.

I destinatari delle misure cautelari in carcere, emesse dal gip su richiesta della Dda di Napoli, sono Domenico Pagano, ritenuto imprenditore di riferimento della fazione Schiavone del clan dei Casalesi, titolare della “Immobiliare Generale”, che figura tra i beni che gli sono stati sequestrati. Il carcere è stato disposto anche per Domenico Farina, ritenuto gravemente indiziato per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, amministratore unico della Prisma Costruzioni S.R.L, società riconducibile al collaboratore di giustizia Francesco Ciccio e’ Brezza Zagaria, un pentito ritenuto attendibile dalla Direzione Antimafia, così come il figlio di Francesco Sandokan Schiavone, Nicola Schiavone. Le indagini della Guardia di Finanza hanno, invece, interessato il gruppo imprenditoriale casertano riconducibile ai cugini Giuseppe e Francesco Verazzo, rispettivamente di 56 e 61 anni, ritenuti gravemente indiziati per concorso esterno in associazione di tipo mafioso.

Per l’ingegnere Greco, invece, è stata applicata la misura cautelare dell’interdittiva per la durata di un anno e della presentazione alla polizia giudiziaria. All’ex responsabile pro-tempore dell’ufficio tecnico del Comune di Capua sono contestati i reati di turbata libertà degli incanti e corruzione. Secondo quanto emerge nell’ordinanza del pubblico ministero Giordano, Greco era il “dirigente di riferimento del clan” nell’ente cittadino capuano, fornendo “uno stabile e consapevole contributo causale al clan stessoGreco avrebbe infatti aggiudicato lavori pubblici indetti dal comune di Capua, quello relativo ai lavori per la recupero della piazza denominata Largo Amico, i lavori per la ristrutturazione del plesso scolastico Ettore Fieramosca ed altri ad imprese di proprietà di Francesco Ciccio e Brezza Zagaria e da questi utilizzate per finanziare il clan. Il provvedimento assunto dal Gip di Napoli a carico di Francesco Greco ha gettato un’ennesima ombra sull’ufficio Tecnico, settore Urbanistica del comune di Caserta. Una misura cautelare che resterà in vigore a meno che il Riesame, di qui a una ventina di giorni, non deciderà di revocare l’anno di interdizione dai pubblici uffici, con obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria.

Greco è un vecchio pallino di Carlo Marino. Sin dall’inizio della sua sindacatura avrebbe voluto portarlo negli uffici di palazzo Castropignano. Alla luce di molte cose in più che abbiamo appreso negli ultimi anni su questo professionista, possiamo immaginare che il sindaco di Caserta, un vero e proprio cultore della materia, apprezzasse soprattutto la perizia con cui Greco, per diverso tempo al timone dell’Ufficio Tecnico del comune di Capua, apparecchiava.

Infatti, sul curriculum dell’ingegnere emerge uno spostamento di sede. Infatti, dal 15 novembre 2018, la giunta comunale guidata dal sindaco Marino ha approvato lo schema di
convenzione per il comando in ingresso di Francesco Greco all’interno di palazzo Castropignano come funzionario ingegnere. La durata di questo che, se stessimo parlando di calciomercato, definiremmo “prestito secco” dal comune di Capua a quello di Caserta è di 12 mesi. Quindi, un anno di lavoro al fianco di Marino, al dirigente assegnato ai Lavori Pubblici (e ad altre innumerevoli deleghe) Franco Biondi e all’altro master of party Giovanni Natale. Ad ora, non sappiamo se poi la convenzione sul trasferimento temporaneo dell’ingegnere sia stata rinnovata o se sia ancora in vigore. Quel che è certo è che Greco è stato scelto dall’appena citato dirigente del comune di Caserta, Giovanni Natale, come componente della commissione di gara per l’appalto dei lavori relativo all’intervento “Riqualificazione dei tracciati viari storicinell’ambito urbano di Puccianiello. Greco è colui che ha firmato le gare più controverse, agendo in stretto collaborazione con i due campionissimi appena citati: Franco Biondi e Giovanni Natale.

Ed è proprio questa l’aggiudicazione che fa pensare di più. Intanto, il comune di Caserta non utilizza, per motivi ufficialmente misteriosi, la possibilità che gli viene offerta dalla Stazione appaltante a cui ha aderito, cioè l’Asmel, di apparecchiargli già bella e fatta la commissione giudicatrice. Al contrario, il dirigente Natale utilizza quella che è evidentemente una facoltà (poi controlleremo meglio questo aspetto) di scegliere lui, come comune di Caserta, i commissari all’interno dell’elenco costituito presso l’Asmel. Come al solito, Natale, Biondi e compagnia sono dei fortunelli, visto che il metodo del “generatore random di numeri casuali” per ogni aspirante commissario (mannaggia a voi, siete dei fuoriclasse), sputa fuori i nomi di Francesco Greco, al tempo dipendente funzionario del comune di Caserta, il quale accoglie gli altri due componenti, un tal geometra versatile, in quanto poi laureato in giurisprudenza ed avvocato, il sannita di San marco dei Cavoti Salvatore Carpinelli, che sarà il presidente della commissione, e come segretario verbalizzante l’ingegnere Giuseppe Pellegrino.

Come si può ben capire, l’unico componente casertano è, manco a dirlo, un appartenente alla cabina di regia, alla tolda di comando dei Lavori Pubblici e dell’Urbanistica del comune di Caserta, cioè Francesco Greco, che nella linea gerarchica era preceduto solamente dal sindaco Marino, che di lavori pubblici è stato sempre un esperto, essendo stato a lungo anche assessore del ramo per Forza Italia, il super dirigente Franco Biondi e il cugino del sindaco-dirigente Giovanni Natale.

Perché diciamo che sono fortunelli? Perché è uscito il primo nome utilizzabile per quella commissione. Il primo nome della struttura di comando di UTC e dintorni del comune capoluogo. Non poteva essere sorteggiato quello del sindaco e nemmeno quello dei dirigenti Biondi e Natale (quest’ultimo addirittura firmatario degli atti). Il primo in ordine di importanza dell’Ufficio Tecnico dopo i tre era Francesco Greco e, manco a dirlo, random tra centinaia o forse migliaia di nomi è stato estratto il suo.

La gara sulla “Riqualificazione dei tracciati viari storicinell’ambito urbano di Puccianiello è stata aggiudicata meno di un anno fa al Consorzio Stabile Marr per un importo di un milione e 820 mila euro. Ma siccome non tutte le ciambelle riescono col buco, questi qua di Marr sono stati colpiti da interdittiva antimafia. Il fatto si evince inconfutabilmente da un atto ufficiale compiuto dall’azienda ospedaliera dei Colli Aminei, di cui fa parte anche l’Ospedale Cotugno, che una settimana fa ha revocato un appalto vinto proprio dal Consorzio Stabile Marr, per effetto della citata interdittiva antimafia arrivata per presunte infiltrazioni e presunte cointeressenza del clan Puca di Sant’Antimo. Un comune in cui ha operato un altro ingegnere celeberrimo di questa provincia, quel Claudio Valentino, oggi pesantemente implicato nell’indagine dell’Antimafia sul controllo della camorra sui lavori pubblici e le scelte urbanistica del comune del nord napoletano, in collegamento con la famigli politico-imprenditoriale dei Cesaro.

Tutti sanno che un Consorzio rappresenta un insieme di soggetti economici che si mettono insieme e si consorziano. Il problema è quando uno dei componenti contamina l’intero consorzio. Dunque, l’interdittiva antimafia ha colpito Marr perché, con il 71% delle quote, in pratica con il totale controllo, operava la società Lara Group, che è propria quella sospettata di essere legata al Clan Puca. Magari su Lara Group ritorneremo a parlare dopo una ricerca che stiamo effettuando sempre relativa al comune di Caserta.

Per il momento, diciamo che Francesco Greco, interdetto dai pubblici uffici per un anno, in quanto indagato per una presunte gare truccate al comune di Capua a favore di imprenditori vicini al clan dei Casalesi, ha avuto la “ciorta” del fortunatissimo, venendo estratto, lui che operava (seppur a tempo determinato) proprio negli uffici del comune capoluogo, quale componente – unico casertano – della commissione giudicatrice di lucrosissimi lavori da oltre 1 milione e 800 mila euro, come detto, di riqualificazione dell’area di Puccianiello, dove abita il sindaco Marino. La gara l’ha vinta dal Consorzio Marr, controllato da una società in odore di camorra e colpita, naturalmente assieme al consorzio, da interdittiva antimafia. Per di più, mentre l’azienda ospedaliera napoletana ritira l’aggiudicazione, il comune di Caserta di Marino, Natale e Biondi non l’ha ancora fatta.

Ed è meglio che lo faccia al più presto. Perché qui, tra Marr, Lara Group, Greco, Fontana di Casapesenna, Luigi Natale di Casal di Principe (un tempo abile driver automobilistico), tra la Ecocar, o Consorzio Ecocar, che arriva a Caserta dopo che Angelo Grillo, come lui stesso racconta, è costretto a fare un passo indietro e con il placet del clan Belforte, con la Publiservizi che nasce, tra le sue origini, formalmente come una creatura imprenditoriale di Nicola Fucone Ferraro, con i Dresia che fanno letteralmente il bello e il cattivo tempo e che si sono appropriati di fatto di un enorme area parcheggio, quella dell’ex caserma Pollio, in attesa dei risvolti sull’inchiesta dei rifiuti EnergetikAmbiente-Carlo Savoia e soprattutto su quella relativa parcheggio di via San Carlo, con la richiesta di rinvio a giudizio di Franco Biondi, con tanto di ruolo svolto dall’architetto Nocera, trapiantato da Casapesenna a Caserta e in carcere da una vita, considerato intraneo al clan dei Casalesi e alla fazione di Michele Zagaria, per il quale ha progettato uno dei bunker in cui ha trascorso la sua latitanza, per tutte queste cose ci sarebbero state e ci sarebbero ancora oggi per operare una revisione delle trame operate al comune di Caserta dai tempi dell’amministrazione Falco fino a quella attuale, da parte di un’autorità di governo, di una commissione di accesso di nomina prefettizia.

Vabbé, campa cavallo…

fonte:https://casertace.net/camorra-indagato-greco-caserta/