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Apprendiamo da diverse testate giornalistiche che a Somma Vesuviana ci sarebbe stato il cosiddetto voto di scambio e non solo

Ma già nel 2017 durante la campagna elettorale per rinnovare l’amministrazione comunale ed eleggere il sindaco,ci furono degli allarmi.

Infatti il testimone  di giustizia Ciliberto Gennaro membro dell’associazione antimafia Caponetto,diede il via ad un’azione di sensibilizzazione,allertando le forze dell’ordine della presenza di pregiudicati fuori ai seggi elettorali.

Inoltre furono inviate delle note al Ministero dell’interno nella persona del sottosegretario e al Prefetto di Napoli.

Ma il dopo trova spazio nelle indagini,il testimone di giustizia fece delle denuncie dettagliate con tanto di prove allegate.

Ora nelle 1500 pagine della procura ci sono anche trascrizioni delle intercettazioni che sono andate avanti anche nel 2018,quando Sindaco eletto è altra persona.

Se tutto verrà confermato allora la democrazia è stata attaccata,il voto libero dei Sommesi compromesso.

Chiederemo a breve al Ministro dell’interno di verificare se vi sono gli estremi per sciogliere questa amministrazione.

Per anni Somma Vesuviana ha visto l’egemonia del Clan di camorra D’avino che vede oggi in galera padre e due figli accusati e condannati per reati di mafia,ma dobbiamo ricordare che già in una precedente indagine dei carabinieri di Castello di Cisterna veniva fuori un interferenza della camorra sul voto.