Non ce la facciamo più.Stiamo stufi ed indignati per il fatto di sentirci e vederci un giorno sì e l’altro pure accomunati in un’indistinta accezione di “antimafia” che mischia grano e loglio a quanti vengono accusati – non ci interessa se a ragione o a torto –di usarla a proprio uso e consumo.Noi dell’Associazione Caponnetto abbiamo preso le distanze da quel mondo nel momento stesso in cui ,15 anni fa,siamo nati come una piccola realtà locale,prima di assumere negli anni una dimensione nazionale. Lo abbiamo fatto per due motivi principali:il primo per non venir meno ai nostri principi morali,il secondo perché qualcuno ci fece capire subito che non eravamo graditi in certi consessi in quanto avevamo assunto nei nostri principi quelli dell’INDAGINE e della DENUNCIA (cosa,quest’ultima,che ci indusse a levare immediatamente dal nostro Statuto l’adesione a qualche federazione).Noi siamo LIBERI da tutto e da tutti e non intendiamo assolutamente tollerare di vederci e sentirci,anche se solo moralmente, coinvolti in azioni di altri,pregevoli e spregevoli che esse siano.Quando si parla di comportamenti disdicevoli da parte di soggetti,individuali o collettivi,che si definiscono “antimafia”,invitiamo tutti a voler precisare nomi e cognomi.Sono anni che noi buttiamo il sangue,esponendo noi e le nostre famiglie a rischi di ogni genere e rimettendoci all’occorrenza anche i soldi di tasca di qualcuno di noi e non intendiamo assolutamente restare macchiati dagli schizzi di fango provocati da altri.
