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Ventotene » L’isola del tesoro fatti, persone e soldi. Chi controlla?

Chi ha conosciuto Ventotene nel passato oggi vive il suo declino come un lutto.
Ci si chiede un pò tutti come sia potuto accadere un cambiamento cosi radicale su un’isola piccola, quasi a gestione familiare.
Putroppo anche Ventotene non è rimasta immune alla sete di denaro.
L’economia dell’isola ha subito un cambiamento dovuto a vari fattori sia interni che esterni e in questo cambiamento ci sono stati dei nuovi ma antichi pensieri.
Sono tanti i soldi arrivati sull’isola, è un fatto risaputo oltre che rintracciabile nei documenti ufficiali. A volte basta solo leggere ciò che è scritto.
Da dove partire? Si dovrebbero ricostruire in senso cronologico le entrate che a vario titolo sono arrivate nel Comune, entrate di una certa rilevanza.
Molti ritengono che dalla prima stornata di grosse somme (1989) per il finanziamento del “Parco ed itinerario archeologico per la fruibilità museale dell’isola”, si parlava di quasi 9 miliardi di lire, sia partito il processo di degenerazione alla grande.
In effetti da allora in poi a vario titolo, con appoggi centrali su progetti legittimi, sono arrivati tanti, tanti soldi.
Tanti sono stati i progetti costruiti centralmente, richiesti localmente e poi appoggiati politicamente per l’approvazione. Una vera cordata.
Ragion per cui l’abusivismo, l’occupazione di aree demaniali, i danni all’ambiente, la ricerca di aree appetibili, sono state delle concessioni per non essere disturbati in azioni più redditizie.
Paradossalmente la salvaguardia di facciata dell’isola e la distuzione nei fatti di essa sono una fonte di arricchimento, in modo proporzionale alle capacità dei gestori di questa contraddizione apparente.

Ventotene è un’isola di poco più di un Kmq, possibile che chi per legge è demandato a far rispettare la legge non si sia accorto delle irregolarità evidenti?
Ci sarà chi localmente deve rendicontare al centro per gli stanziameneti statali ricevuti, cosi centralmente chi controlla a buon fine i soldi inviati.
Allora le cose non sono poi cosi misteriose. Purtroppo viene da dire chi controlla il controllore?
Qualche ventotenese onesto ha denominato la sua isola come l’isola del tesoro.
Oggi si fanno soldi all’insegna della tematica ambientale, nel passato qualcuno si arricchiva con i confinati politici e col carcere di Santo Stefano, chiuso nel 1965.
Scorrendo nel tempo i vari progetti con i relativi stanziamenti , viene proprio da pensare che ci sia proprio un gruppo dedicato.
Visionando gli atti si possono trovare fatti, persone e soldi.
Ogni cosa ha un suo limite, cosa succederà se per caso non arriveranno più fondi nonostante i continui cambiamenti di bandiera?
Il declino di Ventotene è il declino di tutti noi, nel piccolo rispecchia la decadenza della nostra coscienza civile.

(Tratto da Telefree)