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Un falso poliziotto ha lavorato in un Commissariato di Bologna ?

FATTI DEL GENERE CI INQUIETANO  PERCHE’ DENOTANO UN QUADRO  CHE NON DEPONE BENE PER UN PAESE,QUAL’E’ L’ITALIA,ASSEDIATO DALLA CRIMINALITA’ E DAL MALAFFARE.

LUNGI DA NOI L’IDEA DI DAR VITA A GENERALIZZAZIONI E DI  FARE DI TUTT’ERBA UN FASCIO METTENDO INSIEME IL BENE ED IL MALE,IL PRIMO DELLE ISTITUZIONI IN QUANTO TALI ED IL SECONDO DI SINGOLI SOGGETTI,MA CERTO E’ CHE COSE SIFFATTE  IN UN CORPO SANO NON DOVREBBERO PROPRIO SUCCEDERE.

COME SI FA,INFATTI,AD ATTRIBUIRE CERTI GRADI E CERTE RESPONSABILITA’ A PERSONE CHE POI SI DIMOSTRANO CAPACI DI RENDERSI RESPONSABILI DI AZIONI COSI’ SERIE ,AMMESSO CHE ESSE  SI RIVELINO VERITIERE ?

PERCHE’ IL PUNTO E’ PROPRIO QUESTO.

NOI NON SAPPIAMO COME SIANO ANDATE A FINIRE LE COSE  IN QUESTA VICENDA SUL PIANO DISCIPLINARE E GIUDIZIARIO NE’ CI INTERESSA  PIU’ DI TANTO SAPERLO IN QUANTO NOI NON SIAMO DEI CRONISTI.

IL NOSTRO COMPITO E’ ALTRO, ESSENDO QUELLO,SOPRATTUTTO,DI STARE ATTENTI A CHE LE ISTITUZIONI FUNZIONINO COME DEBBONO IN QUANTO,OVE CIO’ NON FOSSE,IL PAESE ANDREBBE A SCATAFASCIO.

E,IN QUEST’OTTICA,LE ISTITUZIONI SUL CUI FUN ZIONAMENTO E SULLA CUI EFFICACIA  O MENO PONIAMO LA NOSTRA MAGGIORE ATTENZIONE RISPETTO A TUTTE QUANTE LE ALTRE,SONO ,OVVIAMENTE , LA MAGISTRATURA  E LE FORZE DELL’ORDINE.

I DUE CAPISALDI DELLA LEGALITA’ E DELLA GIUSTIZIA , IN UN PAESE DEMOCRATICO,  CHE VANNO A TUTTI I COSTI SALVAGUARDATI  DA OGNI EVENTUALE SMAGLIATURA.

SE QUESTE DUE ISTITUZIONI DOVESSERO VENIRE A MANCARE O,COMUNQUE,DOVESSERO MOSTRARE DELLE CREPE SERIE,SAREBBE LA FINE DELLA DEMOCRAZIA E DELLA CIVILTA’.

ORBENE NOTIZIE  DEL GENERE – ANCORCHE’  DOVESSIMO METTERLE IN FILA AD ALTRE COME QUELLA DELLA SPARIZIONE DELLA PENNETTA DI ZAGARIA O L’ALTRA  DEI FATTI  DI GENOVA O ANCORA L’ALTRA DELL’ISPETTORE DELLA SQUADRA MOBILE DI LATINA ANDATO VIA IN  QUANTO AVREBBE TROVATO OSTACOLI ALLA SUA ATTIVITA’ E VIA DICENDO -NON VANNO MINIMAMENTE  A LEDERE L’ONORABILITA’  DEL CORPO ED IL SUO SPIRITO DI DEDIZIONE AL PAESE ED ALLO STATO DI DIRITTO IN QUANTO SI TRATTA DI AZIONI DI SINGOLI E NON DELL’ISTITUZIONE.

MA CERTO E’,DI CONVERSO, CHE QUALCHE INQUIETUDINE  LA  PROVOCANO IN QUANTI,COME NOI, NE VENGONO A CONOSCENZA.

 

IlFattoQuotidiano.it / Emilia Romagna

Bologna, falso agente lavora in commissariato di Polizia per 10 giorni

 

EMILIA ROMAGNA

 

 

L’uomo si è finto agente speciale del Servizio centrale operativo ed è stato introdotto da un ispettore trasferito dalla Sicilia. Il questore Coccia: “Immediatamente attività l’autorità giudiziaria. Valuteremo sospensioni” 

di F. Q. | 30 aprile 2015

 

 

 

Si è presentato come “agente speciale del Servizio centrale operativo della Polizia” ed è rimasto per dieci giorni nel commissariato Due Torri di via del Pratello di Bologna come un collega qualunque. L’agente Scandurra, così si era presentato secondo Repubblica Bologna, era stato introdotto da un ispettore trasferito dalla Sicilia, ma nessuno si era preoccupato di fare i controlli. “Su queste cose non transigiamo e stiamo valutando l’eventuale sospensione cautelare dell’ispettore”, ha detto il nuovo questore di Bologna Ignazio Coccia. “Appena insediato (lo scorso 20 aprile, ndr) sono stato correttamente informato dell’episodio ed era evidente che doveva essere immediatamente attivata l’autorità giudiziaria, per l’accertamento dei reati e per capire il motivo”.

Il questore non ha voluto entrare nel merito della vicenda, perché c’è un’indagine in corso, ma ha precisato che “parallelamente all’inchiesta giudiziaria è stata avviata subito un’attenta valutazione interna, di carattere disciplinare e amministrativo, e ovviamente il primo soggetto di cui approfondire la posizione è il poliziotto”. In questo senso “si sta valutando anche l’eventuale sospensione cautelare dell’ispettore. Inoltre l’amministrazione valuterà eventuali disfunzioni all’interno dell’ufficio”. Coccia ha spiegato che gli accertamenti in corso puntano a individuare, oltre alle motivazioni del gesto, anche il lasso temporale preciso in cui il falso poliziotto avrebbe frequentato il commissariato, confermando che i due soggetti coinvolti nella vicenda – il poliziotto e l’amico che si è finto agente – sono stati sottoposti a perquisizioni domiciliari.