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Testimoni di Giustizia – L’Associazione Caponnetto scrive alla Boldrini per caldeggiare l’accoglimento della richiesta di Luigi Leonardi di calendarizzare con urgenza la proposta di legge per i Testimoni di Giustizia

comunicato stampa

 

Testimoni di Giustizia – La Caponnetto scrive alla Boldrini per caldeggiare  l’accoglimento  della  richiesta di Luigi Leonardi di calendarizzare  con urgenza  la proposta di legge  per i Testimoni di Giustizia 

«Onorevole Presidente, desideriamo accompagnare e raccomandare alla Sua attenzione la lettera a Lei indirizzata dal testimone di giustizia Luigi Leonardi, che si è rivolto per sostegno alla nostra Associazione, la quale opera da anni, sul fronte sociale e giudiziario, in direzione della tutela delle vittime della mafia e di ogni azione illegale». E’ l’incipit della lettera rivolta in queste ore al presidente della Camera Laura Boldrini da Alfredo Galasso ed Elvio Di Cesare, rispettivamente presidente onorario e segretario nazionale dell’Associazione Antimafia Caponnetto. «In particolare – prosegue il messaggio – riteniamo che la riforma della disciplina dei testimoni di giustizia, all’esame del Parlamento, sia di notevole ausilio in tale direzione».

Alla missiva è allegato il testo della lunga, appassionata nota rivolta alla presidente Boldrini da Leonardi, il testimone di giustizia napoletano balzato alle cronache per il suo coraggio e per la tenacia con cui rivendica i diritti di tutti coloro che, come lui, hanno sfidato a viso aperto la criminalità organizzata riponendo la propria fiducia nello Stato. Dopo aver ripercorso le principali “stazioni” della autentica via crucis che vivono i testimoni di giustizia, «liberi cittadini la cui colpa è stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato», «accomunati con i delinquenti», benché a questi ultimi siano riservati «benefici penitenziari», mentre  i testimoni sono solo «destinatari di perdite», Leonardi chiede alla Boldrini che venga celermente discusso ed infine approvato il nuovo disegno di legge «che restituisce dignità ai testimoni di giustizia».

Un tema, questo, che sta molto a cuore ad alcuni parlamentari particolarmente sensibili, in prima fila Lucrezia Recchiuti e Davide Mattiello del PD, tanto che quest’ultimo nelle scorse ore ha diramato una nota nella quale dichiara: «Il ministro Alfano faccia un decreto sui testimoni di giustizia per dare seguito alle parole spese a Porta a Porta. C’è troppa sofferenza tra i testimoni di giustizia e uno dei motivi è che vengono spesso ancora confusi con i collaboratori, come peraltro è successo anche durante la trasmissione di giovedì sera di Porta a Porta».

«I testimoni di giustizia – incalza l’onorevole Mattiello, componente della Commissione Antimafia –  sono, fino a prova contraria, onesti cittadini che si sono messi a disposizione dello Stato e che per questo sono a rischio della vita. Sono cittadini che spesso fanno i conti con lungaggini burocratiche, assenza di prospettive lavorative, gravi problemi di salute e tanta solitudine». 

La proposta di riforma, sottoscritta da tutti i gruppi politici, non deve dunque restare nel limbo delle buone intenzioni, ma tradursi al più presto in effettive misure che, tutelando i testimoni di giustizia, restituiscano legalità e fiducia nelle istituzioni al Paese. Questo l’auspicio della Caponnetto, che ha fatto proprio e trasmesso alla presidente Boldrini l’appello di Luigi Leonardi. 


In allegato il testo del Disegno di Legge

 

Roma, 12 aprile 2016

Ufficio stampa Associazione Antimafia Caponnetto