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Testimoni di Giustizia.I capi delle Procure propongono modifiche al testo della proposta di legge

Testimoni giustizia: capi Procure, proposta legge va modificata =
(AGI) – Roma, 25 ott. – Una legge sulla protezione dei testimoni di giustizia e’ “necessaria” ma servono alcune modifiche al testo in discussione in Parlamento. E’ quanto hanno evidenziato alcuni procuratori della Repubblica sentiti oggi in audizione davanti alla Commissione Giustizia della Camera sulla proposta di legge in materia di protezione dei testimoni di giustizia. “Nella proposta – ha sottolineato il procuratore capo di Napoli, Giovanni Colangelo – non vi e’ alcun riferimento a reati e procedimenti e quindi potrebbe crearsi uno spazio troppo ampio”. Un problema rilevato anche dal capo della Procura di Milano, Francesco Greco, secondo il quale “o uno e’ testimone e basta, oppure bisogna qualificare i reati a cui si riferisce la normativa sui testimoni di giustizia. O si fa una legge che preveda uno status di protezione per i testimoni in genere, o si dice che i testimoni di giustizia sono quelli che riferiscono di un certo tipo di reati”. La proposta di legge, ha inoltre spiegato Michele Prestipino, procuratore aggiunto a Roma, “presenta una tipizzazione delle varie figure di testimoni: da quello ‘puro’, che casualmente assiste a un delitto, quelli che hanno appreso notizie su un reato, come parenti di persone coinvolte in fatti criminosi, e poi c’e’ una categoria ‘borderline’, a meta’ tra testimone e soggetto coinvolto nel fatto. Tale tipizzazione porta con se’ il rischio di inconvenienti”. Tra i punti ‘critici’ della proposta di legge, come evidenziato anche dal capo della Procura di Palermo Franco Lo Voi, il ‘verbale illustrativo’: “non e’ la soluzione ideale – ha rilevato il procuratore capo di Napoli, Colangelo – si potrebbe piuttosto pensare a una ‘dichiarazione di intenti’ che consenta di capire il peso probatorio del testimone, indicando i temi su cui puo’ riferire”.
Il capo della Procura di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, ha infine sottolineato che “i testimoni di giustizia hanno diritto a uno Stato che li protegge: devono restare sul territorio, da cui deve essere allontanata la criminalita’, non chi ha denunciato un reato. Per mantenerli sul territorio – ha evidenziato il magistrato – bisogna assumersi in pieno la responsabilita’ di difenderli e avere uomini sufficienti per proteggerli”. (AGI) Oll 251621 OTT 16