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Non siamo un partito politico, non facciamo attività politica, eppure… una campagna elettorale fatta contro di noi. Che strano!

UNA CAMPAGNA ELETTORALE SVOLTASI ALL’INSEGNA DELLA LOTTA CONTRO LA NOSTRA ASSOCIAZIONE IN PROVINCIA DI LATINA CON LA LETTERA IN MANO DELLA SIGNORA CAPONNETTO. TUTTI GLI UOMINI DI FORZA ITALIA CONTRO DI NOI

Non siamo un partito politico, non lo siamo mai stati e né vogliamo esserlo per il futuro. Non abbiamo mai parteggiato per nessuno perché riteniamo responsabili tutti, in un modo od in un altro, di aver favorito l’invasione delle mafie in provincia di Latina. Per complicità oggettive, stupidità, viltà, disattenzione e quant’altro. Forse qualcuno teme che prima o poi qualche magistrato o qualche investigatore autorevole e con gli attributi, oggi che la parabola berlusconiana ha iniziato la discesa, comincino a guardare ai “piani alti”, alle collusioni fra pezzi della politica e delle istituzioni con le mafie. Sarebbe, in questo caso, la… caduta degli dei, la fine de “’o sistema”…

Anche il centrosinistra della provincia di Latina e del Lazio si è accorto della presenza mafiosa sul nostro territorio quando il “caso Fondi” è imploso.

E, se ciò si è verificato, si deve alle dichiarazioni di Riccardo Izzi, alla battaglia condotta da “Latina Oggi”. Abbiamo il coraggio di dire la verità, anche se scomoda!

Altrimenti non sarebbe successo nulla, come nulla sta succedendo a Minturno, a Terracina, ad Itri, a Gaeta, a Sperlonga, a Formia ecc e, poi, a Frosinone, a Fiuggi, a Ardea, Ostia e così via. , dove, aggiungi o sottrai, ci sono situazioni analoghe a quelle di Fondi.

La mafia a Fondi c’è da 30 anni, come c’è nei comuni nominati. E, quel che è più grave, ci sono aree grigie di contiguità fra mafie e politica da 30 anni e nessuno prima aveva mai parlato, denunciato. La DIA sta lavorando su Fondi da decenni. Mai un’interrogazione parlamentare prima, mai un intervento del Ministro dell’Interno anche del governo Prodi. Mai nessuno che si sia domandato se hanno funzionato o non funzionato le forze dell’ordine e la magistratura locali che sapevano ma la cui azione non si è mai quanto meno manifestata. Mai niente di niente. Anzi, ancor di più. Abbiamo chiesto a vari parlamentari di centrosinistra (vogete che facciamo i nomi?) di presentare delle interrogazioni, semplici interrogazioni, sullo scarso funzionamento della Procura della Repubblica di Latina, madre di tutti i problemi, e non ce l’hanno fatte. Per non fare il gioco di Berlusconi che odia i magistrati, si sono giustificati: Ma la verità è che non tutti i magistrati sono fatti di un certo modo. Noi abbiamo magistrati, tipo De Fichy, Almerighi, Piro, Amendola e, poi, De Martino, Ciotti, ed ancora, Ciani, Miliano ecc. , che hanno fatto e fanno il loro dovere e davanti ai quali bisogna levarsi il cappello e… altri magistrati di cui non possiamo dire le stesse cose.

Per fortuna ogni tanto arriva in provincia di Latina, come altrove, qualche bravo servitore dello Stato e si muove qualcosa. A uomini come l’allora Colonnello, attuale Generale, Tomasone, come l’attuale Prefetto Frattasi e qualche altro ancora dovremmo baciare i piedi per quello che hanno fatto per questa provincia. Poi il vuoto, il silenzio, l’inerzia totali. Un silenzio tombale.

Non c’è una, ripetiamo una sola, azione degna di tale nome di polizia contro le mafie in provincia di Latina che non sia nata se non dalle Procure di Roma, Napoli, Santa Maria Capua Vetere o altre province del Paese. Nessuno se n’è accorto e nessuno lo denuncia. L’indifferenza, l’inezia, il sistema zuccheroso. Adesso, spentisi i riflettori delle elezioni, del “caso Fondi” nessuno parlerà più. Il Sindaco probabilmente sarà stato eletto consigliere provinciale, si dimetterà pertanto dalla carica di Sindaco e tutto finirà a tarallucci e vino. L’operazione Damasco è ormai finita. Tanto chiasso per acchiappare 4 soggetti di cui si sapeva da decenni e che rappresentano non di certo le prime file. Se quella è la mafia che sta a Fondi, andiamocene tutti a casa!

Ecco perché i mafiosi ce l’hanno a morte con noi e ci attaccano duramente. perché noi siamo quelli che dicono la verità. Non “dopo”, ma “PRIMA”. Sì, noi siamo e vogliamo continuare ad essere sempre di più, l” antimafia del giorno prima”. Dopo è troppo tardi. Ci attaccano, ci si è messa anche con una mossa incauta la Signora Caponnetto con la lettera che ha inviato prima al Sindaco di San Felice Circeo e poi a quello di Civitavecchia, due esponenti del berlusconismo, a fornire il munizionamento. Peccato! L’antimafia è una cosa seria, come la mafia… Ma noi non demorderemo. Non resta ai mafiosi che farci sparare, per fermarci. Non abbiamo paura nemmeno di questo. Qualcuno dovrà pur avere gli attributi per gridare, per tentare di fare ancora qualche cosa per non far cadere nel baratro questa terra infelice. L’esito non importa; noi rispondiamo, in questo oceano di corruzione, di collusione con la mafia, di merda (scusateci) e di viltà, di vassalli e di valvassori, alla nostra coscienza, certi di aver fatto, per quello che possiamo e siamo, il nostro dovere di cittadini perbene fino alla fine. Il resto non ci interessa. E nemmeno pensi qualcuno di spaventarci!