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Non disturbate il manovratore.

I problemi sul territorio.
Quelli che interessano a noi.
Non le carnevalate, le adunate da “sabato fascista”, gli appelli, i riferimenti solo al passato, la sociologia, le commemorazioni e quant’altro del genere, utile sì, comunque, ma solo in situazioni “normali” e non di emergenza pari a quelle nelle quali ci troviamo oggi che le mafie sono diventate quasi padrone del Paese.
Nei partiti politici in primis, nel Parlamento, nelle istituzioni, nelle banche, fra i professionisti, nelle stesse forze dell’ordine, fra i magistrati, dappertutto, troviamo mafiosi e sodali dei mafiosi.
Non c’è più tempo per le parole.
Bisogna agire.
Agire indagando, scoprendo i mafiosi uno per uno, denunciarli e stare anche attenti a “chi” si denunciano.
Bisogna cambiare l’archeologia delle leggi fatte da Parlamenti non attenti e sensibili ai problemi della mafia, rafforzare la legislazione antimafia, costringere le forze dell’ordine e la magistratura a cominciare a guardare le mafie non solo come un fenomeno delinquenziale comune ma, soprattutto, connesso con il potere politico ed economico.
E questo si può fare solamente se si è LIBERI, COME NOI, DA PARTITI E DA LOBBY.
Prendere soldi dalle istituzioni, da queste istituzioni, dai partiti, dalle banche e così via, significa essere assoldati e servi di questo “sistema”.
Ecco perché non si vuole l'”ANTIMAFIA DELLA DENUNCIA”, quella che noi pratichiamo e si preferisce “l’antimafia delle commemorazioni”, delle cose passate e non attuali.
NON DISTURBATE IL MANOVRATORE!!!