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Magistrati e forze dell’ordine debbono cominciare a guardare ai “piani alti”, se vogliono efficacemente combattere le mafie. Alla politica, in particolare

Si è sempre volato basso nelle indagini di mafia in provincia di Latina e nel Lazio più in generale e non si è andati mai a scavare nelle interconnessioni fra mafia e politica Anzi, fra politica e mafie. E, quando qualcuno, fuori dagli schemi e fedele al giuramento di fedeltà allo Stato di diritto, ha voluto guardare dentro alle “cose”, come ha tentato di fare l’ex Prefetto di Latina Bruno Frattasi nel “caso Fondi”, l’hanno subito trasferito, dopo aver tentato con tutti i mezzi di demolirne l’immagine.

Fino al punto da tentare di creare un team di investigatori privati incaricati di indagare sull’operato degli investigatori istituzionali, delle forze dell’ordine tanto per intenderci.

Un atto eversivo, questo, di fronte al quale un’opposizione parlamentare con un minimo di dignità politica avrebbe dovuto insorgere con tutti i mezzi che una democrazia mette a disposizione, occupando anche l’aula parlamentare e richiamando l’attenzione di tutto il mondo su quanto avviene nel nostro Paese ridotto ormai ai livelli dei paesi sudamericani. Un Paese definito dalla stampa internazione “Paese bordello”.

Altro che chiacchiere, bla bla, interrogazioni ed altre frescacce del genere.

Continuando così, si favoriscono le mafie e non si va da nessuna parte.

Abbiamo avuto, quindi, il “caso Fondi” che grida vendetta perché noi vediamo oggi la stessa classe dirigente di ieri che governa oggi.

Prima ancora abbiamo avuto il “caso Formia” con la “Formia Connection”, con le intercettazioni fatte dalla Polizia di Stato che provavano le collusioni fra mafia ed alcuni uomini politici, intercettazioni buttate nei cassetti e che nessuno ha voluto prendere in considerazione a livello giudiziario. Archiviate!

Nell’intermezzo, fra Formia e Fondi, abbiamo avuto il “ caso Ardea”, subito dopo Nettuno, per il quale, dopo l’insediamento di una Commissione d’accesso,… ”qualcuno” ha ritenuto che… non esistessero gli elementi per lo scioglimento. E TUTTI zitti!

E potremmo continuare, perché, dovunque mettiamo le mani, troviamo elementi inquietanti.

Non prendiamoci in giro, quindi, e non continuiamo ad andare in giro a raccontare amenità e cose inutili.

Se non si scava – e si colpisce duramente come si deve – nelle parti corrotte della politica e delle istituzioni, parti che rappresentano le vere mafie, la lotta alle mafie sarà sempre inefficace.

Noi non vogliamo sottovalutare l’importanza del lavoro fatto e che fanno magistrati e forze dell’ordine, che comunque ringraziamo, ma diciamo ad essi che, se non alzano il tiro e cominciano a scavare sui “colletti bianchi”, sui politici e sui rappresentanti delle istituzione collusi, ogni sforzo da loro fatto sarà inutile.

Come scavare nell’acqua.