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Mafie e rifiuti: un grosso business.

RIFIUTI: RELAZIONE ECOMAFIE; E’ BUSINESS MIGLIORE DEL MATTONE

(ANSA) – ROMA- Il business dell’immondizia, per molti aspetti, ”sta prendendo il posto del cemento e del movimento terra nella graduatoria degli interessi mafiosi”.

Questo uno dei dati registrati nella bozza di relazione finale della Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attivita’ illecite ad esso connesse. In generale, secondo la relazione, non solo camorra, ma anche Cosa Nostra e imprese non collegate, allo stato delle conoscenze investigative, con sodalizi mafiosi, sono implicati in un ampio ventaglio di illeciti nel settore rifiuti. In particolare ”esiste – e rappresenta tuttora una cifra significativa della criminalita’ ambientale – un ampio ventaglio di attivita’ illecite che, pur facendo riferimento ad attivita’ di tipo organizzato, non sono immediatamente riferibili a contesti mafiosi.

Si tratta il piu’ delle volte di imprese che, mosse principalmente dall’obiettivo di ridurre i costi connessi al regolare smaltimento, danno vita a circuiti illeciti”. Se poi fino a qualche tempo fa poteva attribuirsi alla camorra e ai clan attivi nel casertano ”una sorta di primogenitura nella gestione delle fasi piu’ redditizie del ciclo dei rifiuti, oggi lo scenario puo’ dirsi mutato, registrando l’ingresso a pieno titolo delle famiglie mafiose siciliane nel business dei rifiuti”.

Tra le altre cose ”invariato e’ pure il panorama di collusioni tra pubblici amministratori, anche apicali, e cosche mafiose – si legge nella bozza di relazione – impegnate a fare in modo di acquisire un sostanziale monopolio sull’erogazione di denaro pubblico in un settore, qual e’ quello dei rifiuti, di cui si e’ compreso non solo l’elevata redditivita’ ma anche l’assoluta centralita’ per le amministrazioni”.(ANSA).

 

KWS