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Lo stato della sicurezza in provincia di Latina ed il problema mafie

IL PROBLEMA “SICUREZZA” IN PROVINCIA DI LATINA

Quando si affronta il problema “sicurezza” in provincia di Latina, bisogna farlo in maniera propria e conoscendo fatti e situazioni.

Non a vanvera, come comunemente si fa negli ambienti politici nostrani.

Abbiamo ripetutamente affrontato tale tema, ma, a quanto pare, tutti fanno finta di non capire, di non vedere e di non sentire.

Capiamo la delicatezza della situazione in cui si trova l’attuale Prefetto di Latina dopo i “messaggi” pervenuti dal centro, da Roma, con le ben note vicende dei casi “ Fondi” e “Frattasi”.

A Roma evidentemente le cose in provincia di Latina vanno bene come sono.

Prima che con il dr. Frattasi, successe nella Capitale con il Dr. Mosca, altro ottimo Prefetto, rimosso anch’egli da questo governo.

Non vorremmo, a dire il vero fino in fondo, trovarci nei panni dell’attuale Prefetto D’Acunto!

Allora cominciamo dalla Guardia di Finanza.

3 verifiche in un anno in provincia di Latina, mentre in quella di Frosinone se ne sono fatte ben 140.

Ma a Frosinone c’è il Colonnello Salato.

Una montagna di capitali sospetti provenienti dalla Campania, con una sfilza di cosche, ’ndrine e quant’altro ed inquietanti presenze nelle Amministrazioni comunali di vari comuni.

Non solo a Fondi…

Bene, anzi male:

se si è fatta qualche operazione importante da parte delle Fiamme Gialle in provincia di Latina, lo si deve a soggetti provenienti per lo più dalla Capitale e da altre regioni: dal GICO della Guardia di Finanza di Roma del Col. Piccinini e così via.

Nessuno, ad oggi, ha voluto affrontare questo spinoso problema che vede un’avanzata quotidiana della criminalità economica, che, se non fosse un po’ per la Questura di Latina, nessuno contrasta come si deve.

Una provincia, Latina, invasa dai capitali e non si indaga sulla loro “provenienza”, per vedere se essi sono leciti o meno, puliti o sporchi.

Ci domandiamo se non sia più utile e meno costoso per la finanza pubblica –e, quindi, per noi cittadini –rinunciare alla presenza di questo Corpo sul territorio pontino per quanto attiene al problema dell’azione di contrasto delle mafie economiche. E politiche.

Eh, sì, perché le mafie militari sono già contrastate da Carabinieri e Polizia di Stato (quest’ultima lodevolmente impegnata ad accollarsi anche i compiti propri delle Fiamme Gialle).

Sulla Polizia di Stato non abbiamo nulla da eccepire, ad eccezione della necessità di dislocare meglio le forze in campo.

Che sta a fare, infatti, il Commissariato a Gaeta, a sei chilometri appena da quello di Formia, quando tutto il litorale di Sabaudia e San Felice Circeo ed i centri dei Monti Lepini sono completamente scoperti?

Con la mole di lavoro che fa la Polizia di Stato in provincia di Latina, c’è, inoltre, da risolvere il problema di un rafforzamento degli organici.

I Carabinieri, infine.

Un discorso articolato, complesso, delicato andrebbe fatto stazione per stazione.

Ci sono situazioni locali che vanno esaminate a fondo e risolte.

Lenola, Monte San Biagio, Fondi ecc. rappresentano casi meritevoli di attenzione particolare.

Sottufficiali che stanno da decine di anni nello stesso posto, alcuni militari indagati, stazioni che, anche per scarsità di personale, chiudono alle 16 e così via.

Ma fermiamoci, per rispetto dell’Arma che, sul piano generale, va apprezzata e lodata.

Si tratta per lo più di anomalie locali che non intaccano per niente quello che è il giudizio positivo generale nei confronti del Corpo, anomalie che il Comando Provinciale di Latina può eliminare, come cominciò a fare il Col. Rotondi con il caso di Priverno.

Oggi, con la “nuova” Procura della Repubblica di Latina, cominciano ad esserci le condizioni per iniziare una battaglia efficace contro la criminalità organizzata, senza ricorrere sempre e solo a DIA, GICO, ROS ecc.

Bravi magistrati, esperti, capaci ed abituati a fare bene il loro dovere.

Ma questo non basta, perché, se sulle loro scrivanie non arrivano le informative che debbono arrivare, anche la loro validità si rivelerà inefficace.

Vogliamo cominciare ad affrontare questi temi, senza continuare a parlare a vanvera?