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L’importanza di un’informazione completa e corretta sulle mafie, che, purtroppo, fanno pochi in provincia di Latina. C’è un “perché” a tutto ciò???

Se anche parte della stampa finisce per non assolvere più al suo ruolo di una corretta e completa informazione.

Chi ha letto gli atti dell’inchiesta “Formia Connection” fatta dal Commissariato di Formia si è imbattuto, nella parte relativa alle intercettazioni telefoniche, nella lettura del nome di un giornalista.

Il fatto non ha alcuna rilevanza in quanto può anche darsi che la persona nominata non c’entri niente con i soggetti coinvolti.

Quel nome, infatti, viene pronunciato da una delle persone inquisite come soggetto non coinvolto nelle vicende ma nella sua veste di possibile soggetto da avvicinare.

E’ un episodio che avrebbe dovuto, però, richiedere degli approfondimenti, che, purtroppo, come si sa, non sono stati fatti, insieme a tutti gli altri che riguardano la parte dell’inchiesta in cui si sarebbe potuto ravvisare il reato di voto di scambio.

Un discorso delicato, quello dell’informazione, che nessuno finora in provincia di Latina ha voluto affrontare in profondità.

Almeno per quanto attiene al problema del radicamento mafioso in terra pontina.

Sono pochi i cronisti ed i giornali quotidiani che si sono dedicati a trattare il problema dell’inquinamento criminale dell’economia, della politica e della società pontine.

Si possono, sì e no, contare sulle dita di una mano i primi, mentre i secondi sono appena 2-3.

A parte i settimanali ed i mensili, come L’Espresso, Left-Avvenimenti, la Voce delle Voci e qualche altro che leggono solamente gli addetti ai lavori come “Antimafia duemila”ecc.

A loro, per il coraggio e l’onestà intellettuale dimostrati, va la nostra affettuosa gratitudine.

Errore gravissimo, considerato il ruolo importantissimo ed insostituibile della stampa scritta e parlata sia per quanto attiene all’informazione ma anche alla formazione delle menti e delle coscienze.

Omissioni gravissime che si sommano, poi, agli insulti che qualcuno ha voluto rivolgerci talvolta ed alle sistematiche censure dei nostri comunicati di associazione antimafia.

Cosa c’è dietro a questi comportamenti?

Siamo ancora al “Che cos’è la mafia?”… del famoso cardinale siciliano che ne negava l’esistenza?

Perché?