Cerca

L’avanzata dell’asfalto, lo scempio delle autostrade. Il partito del cemento

“Il partito del cemento che sta cancellando l’Italia e il suo futuro”. Da Nord a Sud le autostrade e i nastri d’asfalto più controversi. Un libro-denuncia sugli scempi in corso d’opera sul nostro territorio

Il Belpaese – o meglio, ciò che ne rimane – è sempre più devastato dal cemento. Ettaro dopo ettaro, il nostro territorio viene ceduto in pasto alle betoniere.
Politici, industriali, amministratori, criminalità organizzata, cittadini…. nel business del calcestruzzo c’è posto per tutti, e la sinistra compagine del “partito dell’oro grigio” continua a fare proseliti.

Cinque giornalisti (Andrea Garibaldi, Antonio Massari, Marco Preve, Giuseppe Salvaggiulo e Ferruccio Sansa) lanciano l’allarme e denunciano lo scempio nazionale ne La Colata, libro di recente pubblicazione, per i tipi di Chiarelettere. Cinquecento pagine di cementificazioni in corso d’opera, o prossime venture.
La Sardegna di nuovo in mano agli speculatori, le Langhe trasformate in shopville, l’invasione di seconde case sulle Alpi (costruiscono persino sulla Marmolada!), il Brenta violentato, gli affari della Chiesa nelle città liguri, le grandi operazioni di Ligresti e dei soliti noti a Milano, di Caltagirone e dei soliti noti a Roma, la storia triste di Bagnoli. Neanche Siena e Firenze vengono risparmiate. E ritorna la febbre da autostrade, stadi e autodromi, nuove occasioni per ulteriori speculazioni.
Quali vantaggi traggono gli italiani da tutto questo? Nel 1970 l’Italia era il primo Paese al mondo per numero di turisti stranieri, ma nel 2009 è scesa ben al di sotto di Cina, Spagna, Stati Uniti e Francia, e le previsioni, secondo il World travel & tourism council del sono tutt’altro che rosee.
Le pagine di denuncia de “La Colata” lasciano tuttavia anche spazio alla speranza di un futuro più verde e meno grigio, coltivata da tutti coloro che si adoperano in difesa della bellezza del nostro Paese, per una cultura dell’ambiente che sembra essere stata cancellata dai programmi politici, ma non dai pensieri di molti italiani.

(Tratto da Virgilio Notizie)