Colpire la criminalità organizzata lì dove fa più male: il portafogli. La Guardia di Finanza di Perugia ha messo a segno due maxi sequestri di beni, con due operazioni, “Eclissi” e “Cleaning”, che sfiorano i tre milioni di euro. Auto, case, conti correnti e quote societarie. I finanziari, nei giorni scorsi, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, emesso dal Gip del Tribunale di Perugia nei confronti di un pluripregiudicato di origini calabresi, indagato per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di droga, estorsione e riciclaggio. 

 

Così, con l’operazione Eclissi, sono scattati i sigilli a una villa, un appartamento, un terreno dove si sta costruendo un residence, quattordici mezzi, quote societarie in sei aziende, conti correnti. Il tutto, sommato, arriva a due milioni di euro. Il sequestro è preventivo. 

 

E non è finita. C’è l’operazione Cleaning. I militari del Gico hanno dato esecuzione a due ordinanze di confisca, emesse dal Tribunale di Perugia, nei confronti di due pluripregiudicati calabresi, condannati del 2009, con sentenza passata in giudicato, per traffico di droga a Perugia. 

I provvedimenti cautelari, eseguiti nel maggio del 2016 e nel marzo del 2017, hanno riguardato una villetta, due appartamenti e due terreni – in provincia di Perugia e Crotone -, 6 auto, una moto, conti correnti e quote societarie. Il tutto per un valore di circa 850mila euro.  I beni confiscati sono ora nelle mani dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.