Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Una volta esisteva il reato di vilipendio ai danni della Magistratura.
Oggi sembra non esistere più.
Per taluni, ovviamente.
Eppure la Magistratura è insultata tutti i giorni.
Pazzi, antropologicamente diversi, comunisti, politicizzati, faziosi, al servizio di tizio o caio e chi ne ha più ne metta.
Roba da mandare sotto processo questi signori un giorno sì e l’altro pure.
Eppure si va sempre più consolidando un clima di impunità estremamente pericoloso per le sorti della nostra civiltà e della nostra democrazia.
A parte l’aggressione a Bruno Fiore, l’altro giorno a Fondi è andato in scena l’ennesimo attacco ai magistrati della Procura di Latina che… hanno… osato (si fa per dire) disporre il sequestro di alcune opere abusive sul litorale.
A sferrarlo, la solita persona, che, ricoprendo incarichi di natura istituzionale, dovrebbe essere la prima a salvaguardare l’immagine e l’autorità di quanti, chiamati a tutelare la legalità, altro non fanno che il proprio dovere.
La repubblica di belzebù, dove la legge dello Stato italiano viene interpretata ed applicata alla rovescia.
E guai a chi non è in linea (vedasi quello che è capitato a Bruno Fiore!!!).