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Il bilancio di un anno di attività

Il 2011 per la nostra Associazione è stato un anno di attività intensa e di questo siamo grati a quegli amici del Lazio che con dedizione e spirito di sacrificio ammirevoli si sono dedicati, non risparmiandosi, a scovare ogni focolaio di illegalità.

Particolarmente quello degli amici dell’Alto Lazio e del sud pontino è stato uno sforzo lodevole che ci ha portato a conseguire risultati importanti e ad accrescere il nostro livello di credibilità e di prestigio in tutta la regione e soprattutto in quegli ambienti con i quali siamo strettamente a contatto e che, quindi, sanno quello che noi facciamo.

Non possiamo, per ovvie ragioni, divulgare tutto quello che produciamo.

Sono stati redatti due corposi dossier sulle situazioni critiche esistenti nei nostri territori, dossier che, consegnati in via informale a chi di dovere, rappresentano sicuramente importanti piste per gli investigatori preposti istituzionalmente all’azione di contrasto della criminalità organizzata.

Senza considerare le numerose segnalazioni singole fatte di volta in volta sempre agli organismi preposti.

Insomma, un lavoro intelligente di osservazione e di scavo che ci ha consentito di affrontare il fenomeno criminale nel Lazio non sul piano solamente sociologico, storico ed accademico, ma su quello pratico, della denuncia continua, della collaborazione con le strutture istituzionali competenti.

Abbiamo, inoltre, creato le premesse per un affiancamento più incisivo dell’impegno di tali strutture nella lotta contro le organizzazione criminali e, più in generale, contro le illegalità nella pubblica amministrazione.

Sì, perché è proprio nella politica e nelle istituzioni che ci sono i germi che consentono ai criminali di fare i loro sporchi affari.

Infatti, grazie alla disponibilità di taluni amici avvocati, faremo in modo da oggi in poi di costituirci parte civile in tutti i processi contro i mafiosi ed i corrotti che occupano posti importanti nelle pubbliche amministrazioni del Lazio.

Abbiamo sempre detto che una seria lotta alle mafie si fa non solamente parlandone in maniera generica – cosa pur importante considerata soprattutto la tendenza di taluni a negarne l’esistenza e svolgendo così un ruolo di esiziale disinformazione della gente -, ma, soprattutto, andando a scovare i mafiosi, uno per uno, ed i loro amici nei partiti e nelle istituzioni e, possibilmente, facendoli arrestare.

E’ quanto ci siamo proposti di fare sin dalla nostra nascita ed è quanto ci viene chiesto.

Niente aria fritta, quindi!

Siamo stati, per essere liberi di fare ciò, estremamente attenti a non farci condizionare da chicchessia, soprattutto da coloro che tentano, spesso riuscendoci, di ridurre le associazioni antimafia del nostro Paese a sgabello di questo o quel partito politico, di questo o quel parlamentare.

Siamo orgogliosi della nostra assoluta indipendenza da tutto e da tutti, anche se ciò ci comporta notevoli sacrifici anche sul piano personale.

Chi è venuto da noi per altri scopi è stato subito allontanato.

E così sarà sempre.

Purtroppo non siamo stati in grado di soddisfare tutte le necessità perché le persone coraggiose che si vogliono impegnare a fare qualcosa di concreto contro la deriva morale, economica, sociale, politica e culturale che sta portando il Paese nel baratro, al di là delle chiacchiere, sono poche, pochissime.

Sul piano organizzativo abbiamo delle criticità che non ci consentono di fare di più.

Da tempo stiamo pregando gli amici di Roma Capitale, della provincia di Frosinone, di quella di Viterbo, dei Castelli, di organizzarsi meglio, di estendere la rete dei soci e dei collaboratori in modo da realizzare una copertura totale di tutte le aree.

Ciò ci consentirebbe di venire a conoscenza di tanti altri fatti, investimenti mafiosi, comportamenti illegittimi ecc. e di denunciarli.

Tante dichiarazioni di stima, tanti elogi, tante richieste di intervento e di aiuto anche personale (ma noi non siamo nati per gli aiuti ai singoli), ma nessun impegno concreto.

Speriamo che con l’anno appena iniziato tante titubanze, tante paure cessino di fronte ad un’effettiva presa di coscienza di un fenomeno, quello mafioso e delle illegalità diffuse ed ormai diventate sistema, che è di una gravità eccezionale.