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I veri mafiosi stanno in politica, nelle istituzioni, nelle professioni

E’ NELLA POLITICA, NELLE ISTITUZIONI E NELLE PROFESSIONI CHE VANNO STANATI I MAFIOSI E COLPITI

Stiamo subendo da anni la più grande campagna di disinformazione e di mistificazione della realtà.

Quelli di cui ci parlano quotidianamente i grandi mezzi di comunicazione non sono gli unici appartenenti alle organizzazioni criminali.

Ma veramente ci si vuol far credere che i Riina, i Provenzano, gli Schiavone e quanti altri siano i veri capi delle mafie???

Ma veramente si vuole continuare a ritenere gli italiani tutti degli allocchi?

Dei “cretini” come definisce Nando dalla Chiesa tutti coloro che quando indichi la luna, anziché guardare a questa, guardano il dito che la indica?

I dati degli “impresentabili” seduti nei vari consigli comunali, provinciali, regionali, nel Parlamento e nello stesso governo resi noti dalla Presidenza della Commissione Parlamentare Antimafia proprio in questi giorni non sono che la punta dell’iceberg nell’oceano di collusioni, contiguità, compromissioni con le cosche.

E il fatto, come sostiene lo stesso Beppe Pisanu che è una persona onesta e perbene, che molte Prefetture non abbiano ritenuto di collaborare nel trasmettere i dati richiesti, la dice lunga sulla reale volontà delle nostre istituzioni di combattere le mafie.

Prendiamo i dati relativi al Lazio.

I dati parlano di solo 5 “impresentabili”, di cui 3 nella sola Fondi, 1 a Minturno ed il quinto ad Artena.

Tutto qua, in una regione, come la nostra, invasa dalle mafie di tutti i colori, gialle, verdi, rosse, bianche e così via.

Chi, come noi, fa non dell’antimafia accademica, retorica, ogni giorno si imbatte nei vari comuni del Lazio, dal sud al nord, dai confini con la Campania a quelli della Toscana, con una schiera infinita di soggetti e fatti che sono quanto meno contigui alle organizzazioni criminali.

Soggetti e fatti che, nella migliore ipotesi, anche se talvolta non penalmente perseguibili, favoriscono sfacciatamente le mafie.

Ieri sera, durante un dibattito svoltosi presso l’Istituto di Studi Filosofici in via Monte di Dio a Napoli con la partecipazione di Giulietto Chiesa, Elio Veltri ed alcuni Magistrati napoletani, abbiamo sentito il secondo spendere parole di apprezzamento verso l’attuale Ministro dell’Interno Maroni.

Basta citare il comportamento pilatesco che il predetto Ministro ha assunto relativamente alla decisione del governo di non sciogliere l’amministrazione di quella città o, più recentemente, al mancato intervento nei riguardi di quei Prefetti che non hanno voluto collaborare – o che, comunque, hanno fornito dati incompleti – con la Commissione Parlamentare Antimafia nella individuazione degli “ impresentabili”, per dare un giudizio obiettivo sul comportamento del Ministro dell’Interno.

Elio Veltri è persona onesta, coraggiosa e preparata e noi lo stimiamo.

Apprezziamo molto le sue fatiche, le sue analisi, i suoi scritti.

Ma, attenzione.

Ci troviamo già in un sistema di disinformazione la più completa, di manipolazione vergognosa delle realtà.

Non mettiamoci anche noi, anche se involontariamente, a fornire notizie quanto meno incomplete.

Siamo già in pochi in Italia a dire la verità, in un oceano di pusillanimi e di collusi!

Ed, infine, un nostro giudizio su taluni comportamenti di alcuni magistrati.

Nessuno ci può accusare di essere contro la magistratura.

Anzi!!!

Ma, quando, ci troviamo di fronte a decisioni di archiviazione di inchieste sul “voto di scambio” quale quella, ad esempio, della “Formia Connection”, bé, qualche espressione di… sorpresa… è più che giustificata!

No???