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Guardate come questo governo di irresponsabili ha ridotto le nostre forze di polizia che, peraltro, stanno al fronte

Interrogazione a risposta in Commissione 5-04975
presentata da
EMANUELE FIANO
giovedì 23 giugno 2011, seduta n.491

FIANO, VILLECCO CALIPARI, BOSSA e PICIERNO. –
Al Ministro dell’interno.
– Per sapere – premesso che:

il Governo a parole più securitario della storia, ha prodotto il più grave danno che si ricordi alla qualità della vita e del lavoro delle forze dell’ordine;

l’inchiesta pubblicata sul sito Repubblica-Espresso, sulle condizioni in cui versano i commissariati del casertano e anche parte della questura di Caserta sono scandalose per le responsabilità istituzionali che coinvolgono e devastanti per la dignità dei lavoratori delle forze dell’ordine che in quegli uffici dovrebbero operare;

nel 2009, all’indomani della strage di Castelvolturno, nella quale i camorristi trucidarono 6 cittadini senegalesi, il Ministro dell’interno elevò ad esempio il cosiddetto «modello Caserta» per simboleggiare come si debba combattere la malavita organizzata e come «lo Stato deve riaffermare la propria presenza sul territorio»;

ora a due anni da quelle parole come denuncia il sindacato di polizia SIAP attraverso le parole del proprio segretario provinciale Silvio Iannotta: «metà questura e l’80 per cento dei commissariati del casertano versano in una situazione di degrado diventata intollerabile per l’inesistenza delle più elementari regole di igiene dei locali. Da diverse settimane, continua la denuncia fatta in prefettura, non si effettuano più pulizie in taluni uffici. Ciò provoca un estremo disagio non solo per gli agenti che vi devono lavorare ma anche per gli utenti che recandosi in questi uffici sono pervasi da un sentimento di chiaro imbarazzo per la inosservanza per la legge 626»;

la denuncia si basa anche sulle relazioni tecniche del servizio di prevenzione e protezione della questura che da due anni a questa parte ha effettuato decine di sopralluoghi scattando centinaia di fotografie;

tali immagini dimostrano che l’80 per cento dei commissariati di quel territorio, cioè l’80 per cento di quel «modello Caserta» caro al Ministro, si trovano in condizioni pericolose e incivili;

si riscontrano fili elettrici scoperti, uffici trasformati in depositi di immondizia, sedie rotte, bagni inagibili, muri scrostati, autorimesse trasformate in discarica, macchie di olio, scatoloni ammucchiati alla rinfusa, batterie rotte, pezzi di computer, infissi rotti o abbandonati, faldoni giudiziari rovinati dall’umidità, presenza di insetti, di topi, muffa, ruggine, incrostazioni;

tutto questo si verifica in località come Aversa, Marcianise, Sessa Aurunca, Castelvolturno, Casal di Principe e Casalpesenna, tutti comuni ricadenti nell’area dove più forte è l’attività delle cosche camorristiche e nella quale area si sarebbe dovuto manifestare il cosiddetto modello Caserta;

la denuncia di tale situazione, è stata fatta 12 mesi fa, come dichiarato dal segretario nazionale del SIAP Giuseppe Tiani -:

quale sia lo stato dei fatti qui sommariamente descritti e dello stato di manutenzione, di pulizia, di decoro e di osservanza della legge n. 626, dei commissariati presenti nelle suddette località;

su chi ricadano le responsabilità circa lo stato di degrado descritto;

quali provvedimenti il Governo intenda assumere con riguardo a questa incresciosa e vergognosa situazione.
(5-04975)