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Gioco d’azzardo, un business milionario per Stato,mafia e gestori.E a rimetterci l’osso del collo é ,come al solito, la povera gente

Gioco d’azzardo, un business milionario

Giovedì, 29 Giugno 2017

L’azzardo è un business immenso, un vero e proprio tesoretto per lo Stato. Gli italiani giocano e perdono, nel buco nero del gambling in 11 anni sono andati persi circa 181 miliardi di euro ovvero  16,4 miliardi l’anno, 45 milioni al mese, quasi 1,9 milioni all’ora investiti in giocate in slot, scommesse, lotto, gratta e vinci, poker room e tutto ciò che può essere sorte. Cifre importantissime a cui devono andare ad affiancarsi quelle del sommerso che purtroppo dalle nostre parti sono ancora più importanti.

L’azzardo è un business un po’ per tutti, ormai è cosa nota. Le cifre che abbiamo indicato dimostrano come in ogni caso il gioco lecito è in crescita ed in aumento è il suo gradimento, purtroppo ciò non significa che il gioco illegale perda pezzi anzi! Aumenta ed i recenti fatti di cronaca anche del nostro territorio ne sono la dimostrazione. Cambia però il tipo di gioco, se prima era fisico, ovvero i cittadini  prediligono quello virtuale, quello a disposizione giorno e notte raggiungibile con qualche click.

Semplice. Nell’area vesuviana ad esempio è molto gradito Secret Elixir, una slot che diventa virtuale, raggiungibile da pc, laptop e device mobili di ogni tipo. Il gioco digitale sembra essere quello tra i più graditi in un territorio come il nostro dove buona parte dei giocatori sono giovani e giovanissimi. Intanto però da noi resta sempre caldissima la questione delle infiltrazioni nel gioco ed allora è semplice, molto semplice  per i clan trarre profitti tramite pratiche di usura, riciclaggio, estorsione, imposizione  metodologie che si affiancano al gioco. Se lo Stato ha reso possibile un maggior controllo ed una maggiore vigilanza su ricevitorie, sale gioco, totem e macchinette slot il crimine si è organizzato per poter comunque speculare.

In Italia qualsiasi gioco è sempre comunque monitorato, controllato e tutelato dal Monopolio di Stato sia esso fisico o virtuale. In Italia operative ad oggi troviamo en 206 sale bingo, 237 negozi gioco ippica, 1.333 punti gioco sportivo, 3.160 punti gioco ippica, 4.934 sale Vlt, 9.159 concorsi pronostici, 33.881 giochi a totalizzatore, 33.920 ricevitorie del Lotto, 62.975 punti vendita lotterie, 85.025 esercizi con slot machine, la Campania sul proprio territorio ha  41.876 slot e 4.669 Vlt, un primato che sembra essere triste. Triste perché da noi il gioco è antico e quasi atavico, tentare la sorte piace un po’ a tutti, se poi si pensa di poterci anche guadagnare allora è persino meglio!

Purtroppo però le nostre contingenze economiche regionali fanno sai che una classe sociale meno abbiente si possa trovare ingabbiata tra gioco d’azzardo e usura. In Campania infatti è forte la presenza di soggetti in cura nei Sert, la ludopatia ha dati importanti ma è forte anche la progettualità regionale e non solo tesa a prevenire e non curare casi di dipendenza.

fonte:http://www.ilfattovesuviano.it