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Fra P2, P3, mafie e servizi deviati in Italia e nel Lazio siamo proprio nei guai

Si parla tanto di ecologia, ma troppo poco di ecologia della politica e delle istituzioni.

Incombe sempre più nel Paese – e nel Lazio che ne è il cuore, checché ne dicano Bossi e compagni – la questione morale.

Drammaticamente.

Fra P2, P3, mafie e servizi deviati siamo nei guai e la cultura che si va affermando fra la gente è quella dell’inciucio, dell’imbroglio, della truffa e degli affari propri.

Una sorta di “anomia”, per usare un termine della sociologia.

Lo sfascio delle istituzioni, una sorta di “non credo più a niente; tanto tutto è corrotto “.

Non ci stiamo.

E l’esempio che sta dando lo Stato non è dei più esaltanti.

Se lo Stato va giudicato per il comportamento delle sue articolazioni, basti citare l’esempio di Fondi.

Più eloquente di ogni discorso:

Una città in mano alle mafie che fanno sentire il loro fiato anche sui palazzi del potere e per la quale il Governo si rifiuta di adottare i provvedimenti richiesti perfino dagli stessi organismi statali.

Quasi a dire alle mafie: ”continuate a fare il vostro comodo”.

Questo a livello di Istituzioni.

Per non parlare anche dei partiti, di maggioranza e di opposizione e di tutti i loro succedanei.

Lasciano sconcertati certi comportamenti del PD, infatti, che nel Lazio caccia dalle proprie liste una Luisa Laurelli, unica consigliera uscente regionale che ha quanto meno manifestato la sua volontà di combattere le mafie, in Campania caccia Lorenzo Diana ed in Sicilia voleva cacciare Beppe Lumia.

Nel Lazio sempre il PD fa ostracismo a noi dell’Associazione Caponnetto, – escludendoci dalle sue manifestazioni pubbliche in cui si parla di legalità e non invitandoci mai, al contrario di quanto, al contrario, fanno PRC, SEL ed IDV-, a noi che siamo gli unici che fanno indagini e denunciano le mafie, con nomi e cognomi.

Lo sappiamo: siamo scomodi perché non parliamo solamente di mafie, ma indaghiamo e le denunciamo.

E denunciamo le responsabilità oggettive anche del PD che, anche dove mostra o dice di volersi battere contro le mafie, lo fa ora che è troppo tardi.

Troppa disattenzione nel passato e non glielo perdoniamo.

P2, P3, mafie e servizi deviati.

E complicità politiche ed istituzionali.

E’ il campo che abbiamo scelto per le nostre battaglie future.

Cominceremo con un importante convegno sul territorio dell’Alto Lazio e con le indagini che vi stiamo facendo.

Perché se non cominceremo a colpire al cuore il sistema mafioso e piduista e continueremo a prendercela sempre e comunque con i quaquaraquà, macineremo, come si è verificato finora, aria fritta.

Come molti, troppi forse, desiderano.