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FONDI,GAETA,SPERLONGA,FONDI E SPIGNO SATURNIA,NEL SUD PONTINO !!!!!! CITTADINI DEL SUD PONTINO VI RENDETE CONTO O NO DI QUANTA MERDA SIA SUL VOSTRO TERRITORIO ????????……………….. E QUESTO NON E’ TUTTO !!!!!!!!! VOLETE SVEGLIARVI O NO ?????????? DOVEVA VENIRE LA GUARDIA DI FINANZA DA NAPOLI,BOLOGNA E ROMA PER DARVENE QUESTA ENNESIMA DIMOSTRAZIONE ‘? E VOI DOVE STATE’? SULLA LUNA ??????…………….

Camorra, arresti a Fondi e Sperlonga: reinvestivano nel settore immobiliare i capitali di provenienza illecita

di Barbara Savodini
LATINA – Reinvestivano capitali di provenienza illecita nel settore immobiliare ma erano anche dediti alle truffe nel settore delle assicurazioni e abili nell’ individuare soggetti in difficoltà ai quali prestare denaro con tassi usurai: un duro colpo quello inferto dalla Guardia di Finanza alla criminalità organizzata che ieri ha eseguito 12 arresti e sequestrato oltre mille immobili. L’operazione, condotta dai Gico di Napoli e Bologna e dallo Scico di Roma, ha toccato anche Fondi, Sperlonga, Gaeta e Spigno Saturnia. Destinatario di misura cautelare ai domiciliari è risultato il 63enne Francesco Cicatelli residente a Fondi. L’uomo, già coinvolto nell’operazione “Bad Brothers”, secondo quanto ricostruito dagli uomini coordinati dal colonnello Luca Torzani, era impegnato a individuare potenziali “clienti” ai quali prestare denaro da richiedere con tassi usurai.

In carcere è finito invece Antimo Morlando, 56enne residente a Sperlonga che si trovava già ai domiciliari nella bella località litoranea. A sottolineare la pericolosità di quest’ultimo, conosciuto da molti con il soprannome di A Mucia, è lo stesso comunicato delle Fiamme Gialle. “Il gruppo camorristico – spiega la nota – si è rivelato attivo anche sotto il profilo militare con diversi episodi che attestano la partecipazione di Antimo Morlando ma anche di Salvatore Barbieri, Crescenzo Esposito, Francesco Russo e Cosimo Marino (tutti arrestati all’alba di ieri) ad attività estorsive o di matrice violenta o poste in essere per ottenere l’impunità per i delitti nel frattempo realizzati”.

Secondo le indagini il gruppo camorristico era riuscito ad operare indisturbato negli anni anche grazie allo stabile e determinante appoggio di insospettabili colletti bianchi: funzionari di banca e commercialisti sparsi per l’Italia il cui apporto si è rivelato cruciale per l’espansione dell’organizzazione. Un vero e proprio impero quello messo sotto chiave: 1.177 immobili, 211 veicoli, 59 società e 400 rapporti bancari per un valore di 700 milioni di euro. Alcune di queste proprietà si trovano anche nel sud pontino: a Gaeta, in particolare, sono stati sequestrati 11 immobili in costruzione mentre a Spigno Saturnia  sono stati messi sotto chiave quattro terreni. Il gruppo criminale era legato a diversi clan attivi anche in provincia di Latina come i Mallardo e i Di Lauro. A gestire la speculazione edilizia erano invece Antonio Passarelli, Carmine e Gennaro Chianese. Arrestati, nell’ambito della stessa operazione denominata “Omphalos” (ombelico in greco proprio per il ruolo centrale della città di Bologna) anche Antimo Castiglione, Emanuele Di Spirito, Mario Ricco e Domenico Sangiorgi. Ai domiciliari Teresa Gervasio e Puca Pasquale.