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Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur

Abbiamo pubblicato una nota durissima di un Movimento

politico che denuncia la montagna di investimenti che

vengono fatti a Gaeta soprattutto nel campo dell’edilizia ed i

dubbi che questo determina soprattutto se si tratta di tutta

roba che proviene dalla Campania e dal casertano in

particolare.

Gaeta ed il sud pontino sono considerati dai Casalesi

“provincia di Casale” e di presenze ed attività che hanno la

loro origine nell’area che si estende dal Garigliano in giù ce

ne sono ad iosa.

Tantissimi anni fa, parlando di Fondi e della forte

immigrazione campana che noi avevamo rilevato

, qualcuno della Prefettura di Latina ci rassicurò dicendo

che… si trattava di tutte persone perbene che si erano

spostate nei territori del sud del Lazio per… sfuggire alla

morsa della camorra.

Dobbiamo ancora avere da qualche parte il ritaglio del

giornale che pubblicò quelle dichiarazioni.

Si è visto come è andato a finire.

Sicuramente c’è gente perbene, ma sono stati svolti

accertamenti per verificare che fosse così per tutti???

Lo stesso discorso vale per

Minturno, Formia, Gaeta, Sperlonga e sù sù fino alle porte

della Capitale ed anche oltre.

Ormai la linea della palma si è spostata sempre più in sù e

questo proprio per colpa di coloro che hanno voluto sempre

chiudere gli occhi di fronte ad una fenomeno che ha portato

le mafie ad impossessarsi di tutto.

Abbiamo avuto inchieste come la “Formia Connection” che

avevano messo in luce i rapporti fra uomini politici e delle

istituzioni ed elementi legati a famiglie camorristiche finite

nel nulla.

Abbiamo avuto la relazione della Commissione di accesso

al Comune di Fondi che, a quanto hanno scritto alcuni

giornali, conteneva elementi a carico di alcuni

probabilmente di rilevanza penale e contabile ed è andata a

finire come tutti sanno. Segretata e fra poco scatta la

prescrizione.

Ma cos’è in provincia di Latina che frena ed avvolge tutto e

tutti in una nebbia impenetrabile?

Cos’è?

Dovremmo mandare sotto processo tutta una classe

dirigente amministrativa, politica ed istituzionale

responsabile oggettivamente o soggettivamente di quanto è

avvenuto, sta avvenendo ed avverrà.

E non è che la situazione sia cambiata di molto perché non

vediamo quella solerzia e quell’attenzione particolari che

servono in situazioni così drammatiche.

Non vediamo un’indagine patrimoniale degna di tale nome

se non fatta dalla DIA e dai Corpi specializzati venuti da

fuori; non vediamo un’interdittiva antimafia fatta dalla

Prefettura se non raramente, quando, invece, se ne

dovrebbero fare a decine, per non dire centinaia.

Da anni stiamo dicendo, senza che nessuno ci abbia

ascoltato finora, che gli apparati investigativi e giudiziari

, per non parlare di quelli prefettizi (eccetto la gestione

Frattasi) locali sono inadeguati.

La domanda che ci tormenta è quella relativa al

“perché”, mentre in provincia di Frosinone, sono stati

mandati investigatori di primo livello che rispondono ai

nomi dei Colonnelli Salato, Piccinini e Menga e dirigenti di

Commissariati come Putortì, la stessa cosa non è mai avven

uta in provincia di Latina.

Anzi c’è il “caso Fondi” che grida scandalo.

E nessuno parla ed ha parlato (dei cosiddetti “partiti di

opposizione, PD, SEL ecc. ) gridando e cercando di capire

che “cosa” frena ogni tentativo, se tentativo c’è stato e c’è, di

andare a fondo e di correre ai ripari.

C’è stata a Fondi una relazione della Commissione di

accesso, la cosiddetta Relazione Frattasi, che è stata

… segretata e tale resta inspiegabilmente a distanza di

anni, ma della quale qualche giornale, grazie a Dio, ha

pubblicato ampi stralci mettendo in evidenza

comportamenti ed atti che potrebbero assumere rilievo

penale ed anche contabile a carico di persone che ricoprono

cariche istituzionali di rilievo anche in altri comuni, e

nessuno si è degnato di chiamare queste

persone, interrogarle e mandarle eventualmente a processo.

Come pure c’è tutta la questione delle rivelazioni di

Carmine Schiavone che riguardano i traffici di rifiuti tossici

che potrebbero aver interessato anche il Porto di Gaeta.

Schiavone ha indicato, infatti, l’elenco di talune targhe di

automezzi che avrebbero trasportato quei rifiuti.

Dalle indagini da noi fatte su quei numeri di targhe siamo

risaliti ad alcuni proprietari di quei mezzi che risultano

residenti in comuni del sud pontino.

Ebbene, qualcuno avrebbe dovuto chiamarli per chiedere, se

non altro, chi li aveva incaricati e dove avrebbero interrato o

portato quei rifiuti nocivi.

Ed, invece, zero, come zero si è verificato, sempre a

Gaeta, per quanto riguarda le residenze, i condoni edilizi, le

concessioni edilizie, l’abusivismo edilizio, per non parlare

delle autorizzazioni commerciali, l’apertura ed i passaggi di

proprietà degli esercizi commerciali, bar, ristoranti, sale

varie, supermercati ecc.

A Gaeta ci sono stati e in parte ci sono:

un Commissariato della Polizia di Stato,

una Compagnia Carabinieri, ora declassata a Tenenza,

una Brigata della Guardia di Finanza, soppressa ed

incorporata nel Gruppo provinciale della Guardia di

Finanza di Formia, a 6 chilometri di distanza,

la Polizia municipale.

Centinaia di uomini in divisa e di componenti della Polizia

Giudiziaria.

Risultati?

Un’economia, soprattutto nei settori dell’edilizia, del

commercio e della ristorazione, quasi tutta strappata dalle

mani degli imprenditori locali e passata quasi al completo

in quelle di persone venute per lo più dalla Campania, senza

che sia stato fatto uno straccio di screening finalizzato ad

accertare la “provenienza” dei capitali investiti a tonnellate.

Del Porto abbiamo parlato come abbiamo parlato dei

traffici che ci sono stati, compresi quelli di pale eoliche.

Ma, se dobbiamo continuare ad avere decine e decine di

uomini delle forze di polizia per arrestare qualche

spacciatore di droga o qualche ladruncolo, notificare

qualche querela, consegnare qualche passaporto

o, comunque, per fare un’attività investigativa di scarso

rilievo, perché non chiudere tutto e spostare il personale a

Formia dove ce n’è tanto bisogno?

Si eviterebbero tante spese con tanti duploni, dal

centralino, al piantone, alle macchine di servizio, ai comandi

ecc. ecc. ecc. ecc.