Noi abbiamo una fiducia illimitata nei confronti della Magistratura nel suo complesso ed apprezziamo quanto fanno i magistrati a difesa della legalità.
Unico presidio,quello loro,ormai ,in un Paese corrotto e nella morsa di mafie e corruzione.
Ma – lo confessiamo –eravamo fortemente preoccupati per la situazione esistente nella Capitale.
Il trasferimento dalla Procura romana di magistrati bravi e dello spessore di Diana De Martino,di Lucia Lotti e di qualche altro,la “vicenda Toro” e certe lentezze che non giustificavamo in una capitale ,qual’è Roma,devastata dal malaffare e dalle organizzazioni criminali,ci avevamo fatto precipitare in uno stato di angoscia continua e forte.
La situazione romana richiede la presenza di un apparato giudiziario autorevole e determinato.
Ora la venuta di un Procuratore Capo della statura e dalla capacità e qualità di Pignatone ci riapre alla speranza di una significativa inversione di tendenza.
Resta –è vero – la necessità di analoghi cambiamenti ai vertici di altri organismi,Prefettura ecc.
Ma,finalmente,qualcosa sembra che stia cambiando a Roma ed è importante che la necessità di tale cambiamento sia stata riconosciuta e fatta propria per primo dal CSM.