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Camorra e non solo a Gaeta

ALTRA CAMORRA A GAETA?

Le voci si susseguono e si infittiscono.
Soggetti sospetti avrebbero acquistato un altro ristorante a Gaeta.

Voci, solo voci, con qualche nome.

Tutto da verificare.

Certo è che il territorio di Gaeta, al pari di quello di Formia e dintorni, resta appetibile per la camorra.

“Ci stanno tutti”, ci diceva qualche tempo fa un amico che se ne intende.

“Tutti”, significa tutti i clan, “perdenti” e “vincenti”, in una pax che è tipica dei territori dove si investe.

Fin quando si può.

Resta poco perché l’occupazione non sia completa, perché, dopo, si aprirà la competizione e, forse, il fuoco. Speriamo di sbagliarci.

Restano alcune grandi operazioni, come quella che riguarderà il sito della D’Agostino a Formia, l’Albergo “Mirasole” a Gaeta.

Su questo ultimo il 27 aprile p.v. la Corte di Appello di Roma dovrà decidere se sgomberare l’attuale gestore.

Dopo, se deciderà lo sgombero, si riaprirà l’asta e sarà necessario tenere aperti gli occhi su chi parteciperà a questa e, soprattutto, sulla provenienza e la tracciabilità dei capitali che verrebbero investiti.

Niente di più, niente di meno, senza pregiudizi verso questo o quello.

Su un territorio, come quello di Gaeta, dove già ben 21 beni sono stati confiscati alla camorra e dove, quindi, la presenza massiccia di questa è confermata, bisogna stare attenti anche alla vendita di un solo appartamento, di una sola villa, di un solo ristorante, di un solo appezzamento di terreno, di un solo albergo.

Cosa che, purtroppo, non è avvenuta e continua a non avvenire.

C’è molta disattenzione su Gaeta.

Troppa.

Eppure sono state individuate nel tempo presenze anche di Cosa Nostra e dell’ex Banda della Magliana.

Oltreché, ovviamente, della camorra.

Il Convegno che abbiamo promosso a Gaeta e, proprio nell’Albergo Mirasole, -convegno che vedrà la partecipazione di insigni magistrati antimafia e qualificati rappresentanti delle forze dell’ordine, oltreché esponenti politici che siedono sugli scranni della Commissione Parlamentare Antimafia- ha il fine di accendere i riflettori nazionali, dopo i fatti di Fondi, su una situazione esistente a Gaeta e in tutto il Lazio che sta diventando davvero inquietante.

Nell’indifferenza e nell’inerzia della classe politica in generale.

Fatta qualche rara, rarissima eccezione!!!