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Brillante operazione della DIA di Napoli

Direzione Investigativa Antimafia

Centro Operativo di Napoli

Comunicato Stampa

In data odierna personale di questo C.O. ha dato esecuzione al sequestro preventivo di tre imprese disposto, in seno ad un procedimento penale coordinato dalla D.D.A napoletana, nei confronti dell’imprenditore detenuto IOVINO Antonio, alias Siscarella, la cui partecipazione al clan Fabbrocino è stata processualmente riconosciuta in diverse sedi giudiziarie, e di altri cinque indagati nei cui confronti è stata notificata l’informazione di garanzia.

Nonostante condannato quale imprenditore di riferimento del sodalizio camorristico in parola, e quindi destinatario della conseguente misura di prevenzione personale e patrimoniale, lo IOVINO era riuscito ad imporre, nel comprensorio vesuviano, la propria posizione dominante nel settore dell’estrazione di materiali da cava e del movimento terra utilizzando imprese formalmente intestate a compiacenti prestanome. Proprio per tali motivi il 30.01.2012 era stato destinatario della misura cautelare personale e reale, adottata, nel medesimo procedimento, essendo state acquisite a suo carico importanti fonti di prova in ordine alla sua infiltrazione in un appalto pubblico per la realizzazione di una importante arteria di collegamento interprovinciale per la cui realizzazione lo IOVINO aveva imposto la fornitura di materiale da cava che veniva consegnato, frammisto a rifiuti di ogni sorta, da società intestate a terzi ma di cui egli era in realtà, il vero dominus.

L’odierno provvedimento, invece, prende le mosse dagli approfondimenti eseguiti nei confronti dello stesso imprenditore e finalizzati ad individuare l’eventuale esistenza di ulteriori imprese riconducibili alla holding dal medesimo organizzata al fine di sottrarre i propri beni ai rigori della normativa antimafia. Le più recenti emergenze investigative, infatti, hanno evidenziato che lo IOVINO ha tentato di sottrarre all’espropriazione antimafia le quote della INDEMAR s.r.l. di San Gennaro Vesuviano (NA), storicamente riconducibile al proprio gruppo imprenditoriale, intestandone la titolarità ad un soggetto che per anni è stato un suo fidato dipendente. Diversamente, invece, al fine di ottenere fidi bancari e le autorizzazioni necessarie alla partecipazione a gare per l’affidamento di lavori pubblici, ha fittiziamente intestato a terzi le partecipazioni sociali della CAM-CO CAMPANIA COSTRUZIONI s.r.l. di Ottaviano (NA) nonostante i compiacenti prestanome risultassero sprovvisti dei redditi necessari al loro normale sostentamento. È stato accertato infine che gli illeciti profitti conseguiti nel tempo dallo IOVINO sono stati, peraltro, investiti nella MARGÒ s.r.l. di San Gennaro Vesuviano (NA), proprietaria, peraltro, dell’esercizio commerciale di famiglia, ubicato in Ottaviano (NA), destinato alla vendita di pelletteria, profumi ed accessori femminili griffati. Di tutte le aziende destinatarie del sequestro l’imprenditore detenuto ha sempre esercitato i poteri di amministratore di fatto.

La misura ablativa ha riguardato quindi beni mobili ed immobili per un valore complessivo di circa un milione di euro immediatamente affidati alla giudiziale custodia degli amministratori nominati dalla procedente Autorità Giudiziaria.

IL CAPO CENTRO