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Allarme. L’intera Campania sempre più sotto il tallone della criminalità

Sos sicurezza a Benevento: Confindustria chiama alla mobilitazione
di Vera Viola
Sole 24 ore

Confindustria lancia l’allarme sicurezza a Benevento, dopo il lancio di una molotov, lo scorso 28 agosto davanti a un negozio del centro. L’iniziativa è di Bruno Fragnito, consigliere del Comitato di sicurezza di Confindustria e presidente della sezione trasporti della sede territoriale il quale, preoccupato che l’unica provincia campana finora immune da gravi pressioni della malavita potesse esserne investita, ha lanciato un appello alle istituzioni «per preservare la città da fenomeni criminosi».

«Le tecniche usate dalla criminalità sono sempre più incisive – dichiara Fragnito – Le istituzioni sono chiamate, oggi più che mai, a dare una risposta alla città. L’escalation di violenza registrata negli ultimi giorni è la prova che Benevento non può più attendere. Rischiamo di farci trascinare nel vortice del degrado sociale come accade in altre città campane tristemente note».

Per gli industriali sanniti la conseguenza di una mancata risposta sarà il degrado sociale economico e la chiusura delle aziende già gravemente colpite da crisi, con conseguenti ulteriori perdite di posti di lavoro. «La pressione della criminalità è strettamente legata alla difficile congiuntura economica che il territorio sta vivendo – aggiunge il consigliere del Comitato Sicurezza – Le istituzioni cittadine sono obbligate a intervenire energicamente e non a limitarsi a gestire l’ordinario». Poi si domanda: «Quale imprenditore sarà disposto ad investire in un territorio nel quale non vi sono le condizioni ambientali e di sicurezza in grado di consentire di operare liberamente?».
Benevento infatti ha avviato una importante operazione di riconversione industriale dell’area in parte dismessa di Airola in cui Confindustria Benevento ha stimolato le imprese locali e non a investire. Si teme però che se la sicurezza venisse meno si rischierebbe di vanificare l’intera operazione.

«La mancata risposta in questo momento potrebbe rappresentare il colpo mortale per le imprese che già operano in città – conclude Fragnito – E per altre che volessero insediarvisi. Confindustria ha già offerto al Prefetto la propria disponibilità a collaborare al fianco delle istituzioni e delle forze dell’ordine al fine di far convergere gli sforzi e dar vita a nuove ed efficaci misure utili al ripristino di un clima sociale più sereno. Questo è solo il primo passo, conclude Fragnito, ma saremo pronti ad intervenire in ogni modo e a denunciare qualsiasi evento criminale per salvaguardare la nostra città».