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Approvato dal Comune di Formia l’Osservatorio contro la criminalità su proposta dell’Associazione Caponnetto

REGOLAMENTO PER L’OSSERVATORIO COMUNALE SULLA LEGALITA’
(Questa è la bozza proposta dall’Associazione Caponnetto a tutti i comuni del Lazio, della Campania e del Molise. Sarà compito dell’amministrazione di Formia rendere pubblico il testo approvato dal suo Consiglio Comunale)
Pubblicato 28 Ottobre 2013 | Da admin2 ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER LA LOTTA ALLE ILLEGALITA’ E LE MAFIE “ANTONINO CAPONNETTO” www. comitato-antimafia-lt. org info@comitato-antimafia-lt. org tel 3470515527 REGOLAMENTO PER L’OSSERVATORIO COMUNALE SULLA LEGALITA’ Art.1 E’ istituito l’Osservatorio Comunale sulla Legalità inteso come centro di studi, ricerca, documentazione e di iniziativa sociale a sostegno della legalità e della lotta alla corruzione ed alla criminalità comune e mafiosa. Art.2 L’Osservatorio svolge i compiti: a) studiare e “fotografare” le forme criminali tradizionali ed emergenti presenti sul territorio; b) individuare i settori a maggior rischio di infiltrazione mafiosa; c) analizzare l’efficienza delle strutture preposte al contrasto della criminalità e proporre tutte quelle mutazioni, aggiustamenti, integrazioni che dovessero rendersi necessari per aumentarne l’efficacia; d) vagliare il senso di sicurezza soggettiva dei cittadini comparandola a quella oggettiva; e) effettuare una “mappatura” delle istituzioni del privato sociale connesse con problemi della sicurezza e del contrasto alla criminalità; f) verificare la compatibilità con le leggi ed i regolamenti di tutti gli atti assunti dalla pubblica amministrazione locale. Art.3 L’Osservatorio è presieduto dal Sindaco – o suo delegato in caso di assenza – ed è composto da: a) 2 rappresentanti designati dalle associazioni di volontariato presenti sul territorio comunale e che svolgano con continuità da almeno due anni attività in favore dell’azione di sostegno alla legalità ed alla lotta alla criminalità comune e mafiosa; b) il Prefetto o suo rappresentante; c) il Questore o suo rappresentante; d) il Comandante provinciale dei Carabinieri o suo rappresentante; e) il Comandante provinciale della Guardia di Finanza o suo rappresentante; f) il Comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato o suo rappresentante; g) il Comandante della Polizia Municipale; h) 2 magistrati, il primo in rappresentanza della Procura della Repubblica territoriale ordinaria ed il secondo della Direzione Distrettuale Antimafia competente per il territorio; i) il responsabile della SUA (Stazione Unica Appaltante); l) il Dirigente del Servizio comunale competente (da cambiare a seconda dell’oggetto in discussione); m) 3 rappresentanti dei sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro più rappresentativi a livello nazionale. Art.4 La nomina dei componenti l’Osservatorio avviene con atto di Giunta Municipale su designazione dei rispettivi sodalizi o enti di appartenenza. Essi restano in carica fino alla scadenza della consiliatura. Art 5 Il Sindaco provvede alla prima convocazione ed all’insediamento dell’Osservatorio; a) In caso di dimissioni, decesso o impedimento di un membro dell’Osservatorio si provvede
alla sua sostituzione secondo le modalità di cui all’art.4; b) l’assenza a tre sedute consecutive comporta la decadenza dalla nomina e la conseguente sostituzione del soggetto decaduto con altro indicato dallo stesso ente o sodalizio di appartenenza; c) l’Osservatorio è validamente costituito con la nomina di almeno la metà dei suoi membri. Art 6 Il Presidente provvede alla convocazione della riunione dell’Osservatorio almeno 3 volte l’anno; il Presidente è tenuto a convocare, inoltre, la riunione dell’Osservatorio ogni volta che a farne richiesta sia almeno un terzo dei componenti dello stesso; le riunioni dell’Osservatorio sono valide con la partecipazione della maggioranza dei suoi membri; l’Osservatorio delibera a maggioranza dei presenti. Art 7 L’Osservatorio provvede a nominare durante la sua prima riunione il Segretario scegliendolo fra i suoi componenti. Art 8 L’Amministrazione comunale provvederà a dotare l’Osservatorio di tutti i supporti strumentali, tecnici, documentali e regolamentari per consentirgli lo svolgimento dei suoi compiti; l’Amministrazione comunale si attiverà per recuperare in sede provinciale, regionale, nazionale e comunitaria finanziamenti a sostegno delle attività e delle iniziative promosse dall’Osservatorio. Art.9 La partecipazione alle riunioni ed alle attività dell’Osservatorio è gratuita e non dà diritto ad alcun compenso, retribuzione o rimborso
Fin qua la bozza del Regolamento proposta dall’Associazione Caponnetto.
Il fatto che sia stata solo l’Amministrazione Comunale di Formia, in tutto il Lazio, la Campania ed il Molise – regioni a cui sindaci l’Associazione Caponnetto ha inviato un paio di anni fa la sopraccitata proposta di costituzione di un Osservatorio contro la criminalità- ad aderire all’invito, pur con notevole ritardo, già la dice lunga e induce a sospettare che gli amministratori comunali delle tre regioni citate, siano essi di destra come di sinistra, mal digeriscono di essere controllati.
Un elemento altamente indicativo della reale volontà di contrastare o meno l’avanzata delle mafie in ogni ambito!!!
Un’associazione antimafia seria e non parolaia ha l’obbligo di stare ai fatti e di non lasciarsi condizionare da pregiudizi politici di qualsiasi natura, stante anche il fatto che le mafie non sono nè di destra né di sinistra e le cui tracce le troviamo spesso presenti dovunque.
Dobbiamo dare atto all’Amministrazione Comunale di Formia di essersi mostrata l’unica sensibile alla nostra richiesta.
Non ci interessano le motivazioni.
Qualunque esse siano state, questi sono i fatti.
Punto.
Anzi dobbiamo aggiungere che nel corso degli incontri avvenuti pochi mesi fa per approfondire gli aspetti dello schema da noi elaborato sono stati introdotti elementi migliorativi rispetto ad esso..
E’ stato, ad esempio, introdotto nel Regolamento approvato dal Consiglio comunale, un articolo in cui è sancito il diritto da parte di ogni SINGOLO membro dell’Osservatorio di consultare qualunque documento, atto e quant’altro del Comune che egli dovesse ritenere utile per svolgere appieno il suo ruolo.
Un’Amministrazione comunale che spalanca le sue porte.
Un caso più unico che raro soprattutto in una provincia, qual’è quella di Latina, devastata e sopraffatta da una presenza mafiosa massiccia ed asfissiante e dove i “silenzi” di tutte le altre amministrazioni comunali, di destra come di centrosinistra, di fronte alla proposta dell’Associazione Caponnetto sono a dir poco… eloquenti per chi sia in grado e voglia “leggere” certi fatti!
Tanto più se si considera, peraltro, che l’autrice di tale atto- quella attuale di Formia appunto – è un’amministrazione che succede ad un’altra della quale taluni suoi atti sono al vaglio. di alcune Procure e di alcune DDA.
Nel Regolamento approvato dal Consiglio Comunale sono stati sanciti tre principi che l’Associazione Caponnetto ritiene fondamentali:
1) la gratuità del servizio da parte dei singoli componenti dell’Osservatorio i quali non hanno diritto ad alcun compenso ed ad alcun rimborso eventuale di spese che essi dovessero sostenere.
2) l’esclusione, ad evitare possibili condizionamenti di sorta, quali componenti dell’Osservatorio di consiglieri comunali, assessori ed esponenti politici. La preoccupazione dell’Associazione Caponnetto, infatti, è stata sempre quella di fare in modo che fossero assicurate la massima neutralità ed obiettività da parte di qualsiasi organo che svolgesse, fra i suoi compiti, anche un ruolo di vigilanza sulla correttezza degli atti della pubblica amministrazione. , senza privilegiare, quindi, alcuna fazione politica.
3) la facoltà (in verità noi avremmo preferito la loro partecipazione come membri effettivi-) di magistrati delle Procure ordinarie e soprattutto delle DDA oltre che dei comandanti provinciali delle forze dell’ordine, di partecipare alle riunioni dell’Osservatorio.
Noi riteniamo la costituzione di tale Osservatorio a Formia un fatto estremamente positivo ed una vittoria dell’Associazione Caponnetto tanto più se si considera che essa può rappresentare uno stimolo nei riguardi di altre amministrazione a fare altrettanto.
Il problema ora è quello che riguarda la “qualità” delle persone che si indicano quali componenti dell’Osservatorio e questo comporta l’assunzione di molte responsabilità in quanto, se si nominano soggetti non qualificati, non preparati e che vanno nell’Osservatorio a fare da zerbini a tizio o caio, senza un minimo di capacità non solo di vigilare ma anche di proporre idee innovative, il rischio di squalificare l’Associazione che li ha nominati è veramente grande.
Comincia ora, pertanto, l’era delle responsabilità soprattutto se si considera che c’è in giro probabilmente, per non dire sicuramente, troppa gente che farà del tutto per non far funzionare o funzionare male l’Osservatorio a Formia…
Formia, come tutto il sud pontino, com’è noto, è un vulcano in piena eruzione..
Intelligenti pauca!!!