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Sono ben 6 in questo ultimo mese gli attentati incendiari a Fondi. Cosa si nasconde dietro di essi?

ANCORA FUOCO A FONDI: L’ELENCO DEGLI ATTENTATI INCENDIARI SI ALLUNGA MENTRE IL GOVERNO, A DISTANZA DI 8 MESI DALLA DATA DI RICHIESTA DI SCIOGLIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER CONDIZIONAMENTI MAFIOSI DA PARTE DEL PREFETTO DI LATINA, ANCORA NON ASSUME ALCUNA DECISIONE

Siamo ormai all’emergenza. I cittadini di Fondi vivono nel terrore per gli attentati incendiari che si susseguono ininterrottamente.

Una scia di fuoco segna le notti di questa cittadina del basso Lazio, nota ormai in tutto il Paese per il radicamento di forti consorterie criminali, riuscite, ormai, secondo quanto accertato dalla DDA di Roma e dalla Commissione di accesso agli atti istituita dal Prefetto di Latina, ad operare condizionamenti anche nella vita politica ed amministrativa della medesima città.

In appena un mese gli attentati incendiari sono stati, finora, ben 6. Ai primi quattro, di cui abbiamo già parlato ieri, se ne sono aggiunti altri due, il primo ai danni di una macchina di proprietà di un’imprenditrice, il secondo contro una ditta di noleggio di escavatori per lavori di movimento terra.

La criminalità organizzata fa sentire ancora una volta la sua voce, alzando ora il tono. Una diversificazione delle attività finora svolte da coloro che già sono presenti sul territorio?

L’arrivo di un altro clan che vuole radicarsi su questo? Guerra, quindi, fra clan, fra quelli vecchi ed un altro che si vuole radicare sul territorio? Un tentativo di depistaggio per “distrarre” l’attenzione della comunità pontina dalla questione centrale rappresentata da quanto è emerso finora dalle indagini della DDA per riportarla sui temi di una criminalità comune?

Attendiamo che gli investigatori diano una risposta a queste domande.

Certo è che la situazione a Fondi precipita senza che il Governo assuma una decisione che tutti si aspettano da ben 8 mesi.

La nostra forte preoccupazione deriva dal timore che l’opinione pubblica possa convincersi della disfatta definitiva dello Stato, disfatta determinata da una criminalità organizzata sempre più invasiva ed aggressiva.

Chiediamo, pertanto, al Ministro dell’Interno ed al Governo:

1) una decisione immediata in ordine alla richiesta di scioglimento dell’Amministrazione Comunale,

2) la promozione di un lavoro approfondito di intelligence, da parte dei corpi centrali specializzati, che punti ad individuare tutti gli interstizi nei quali le mafie siano eventualmente riuscite ad annidarsi e gli autori e, soprattutto, gli obiettivi reconditi di questa loro opera di sovraesposizione.

Ass. A. Caponnetto