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Virginia Raggi: “A Roma i clan rialzano la testa, le istituzioni hanno allentato la presa”

L’EX SINDACA – “Un sistema gestisce le case occupate, il Comune non scenda a patti”. “Le periferie vanno curate, noi avevamo iniziato a farlo ma ora sono di nuovo abbandonate”

DI LUCA DE CAROLIS

29 MARZO 2023 – Il Fatto Quotidiano

Omicidi e violenza, nella città che ha governato per cinque anni. Una situazione che Virginia Raggi spiega così: “La pressione su determinati contesti criminali sembra allentata. Ma se le istituzioni non ci sono o si sentono di meno, l’anti-Stato avanza”.

Si uccide per la droga, è una guerra tra bande?

Certe bande che si spartiscono i territori hanno rialzato la testa. E per evitarlo la presenza delle istituzioni è fondamentale. Quando andai per la prima volta da sindaca a San Basilio, quartiere che è la prima piazza di spaccio d’Europa, la polizia non si vedeva lì da tempo. Durante il mio mandato abbiamo portato nella zona lampioni e aiuole, l’abbiamo riqualificata.

Al Fatto ieri l’ex assessore comunale Alfonso Sabella ha detto: “A Ostia i clan gestiscono le case popolari”. Comandano di nuovo sul litorale?

La mia giunta buttò fuori dalle case occupate gli Spada, che si facevano pagare dagli occupanti. La situazione attuale l’abbiamo vista nelle chat diffuse in questi giorni: c’è un sistema che gestisce le case occupate. Ma non puoi scenderci a compromessi.

Si riferisce alle chat sul piano casa del Comune tra l’assessore al Patrimonio del Campidoglio, Tobia Zevi, e il leader del Movimento per l’abitare, Luca Fagiano, rivelate dalla trasmissione Fuori dal Coro?

Prima le parlavo dell’attenzione delle istituzioni, che si è attenuata, giusto?

Sì.

Da qui arriviamo alle case occupate. Certe cose accadono perché ci sono importanti bacini di voti: ma se hai le mani libere non devi ripagare debiti elettorali.

Secondo Zevi, le chat sono state “tagliate e manipolate”. E il sindaco Gualtieri lo ha difeso: “È giusto discutere con tutte le categorie, anche i prefetti hanno incontrato i movimenti per la casa”.

La banalizzazione di queste vicende è molto pericolosa: certi episodi sono l’anticamera di una gestione à la carte della legalità. L’attuale amministrazione ha risolto il tema degli sgomberi dando una casa a ciascuno degli occupanti, superando i criteri di legge. Ma così che messaggio si dà a chi rispetta le norme? La mia giunta, e prima ancora quella di Ignazio Marino, avevano provato a cambiare le cose.

Torniamo alla sicurezza. Il governo ha promesso 6,5 milioni per Roma. Ma Gualtieri chiede altri 200 vigili urbani.

La polizia locale è sotto organico, è noto. La mia giunta aveva assunto 1.500 nuovi vigili, invece l’attuale amministrazione non ha bandito concorsi. Dopodiché le istituzioni devono decidere da che parte stare. Io sono ancora sotto scorta, perché la mia amministrazione ha fatto abbattere le case abusive dei Casamonica e ha ridato le spiagge libere di Ostia ai cittadini, togliendo i chioschi abusivi dei clan. Venerdì parlerò dei Casamonica in un liceo romano.

Sempre Sabella al Fatto: “Questi omicidi faranno notizia quando un proiettile colpirà qualcuno non lontano dal centro”.

Mi ha colpito molto questa frase. Le periferie vanno curate: noi avevamo iniziato a farlo, ma ora sono di nuovo abbandonate.

Lei ha espresso giudizi positivi per la vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd. Pensa che possa rinnovare il partito cambiando certe dinamiche e riducendo il peso dei cacicchi?

Me lo auguro innanzitutto da cittadina. Certi valori di riferimento dovrebbero averli tutti i partiti, altrimenti la gente perde fiducia nelle istituzioni. E la crescita dell’astensionismo lo dimostra.

L’astensionismo nelle Regionali del Lazio ha colpito anche il M5S, che è andato male.

È necessario risistemare il quadro generale. Io la mia parte l’ho fatta, ma un certo sistema si ribella. Va combattuto.

Fonte:https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/03/29/virginia-raggi-a-roma-i-clan-rialzano-la-testa-le-istituzioni-hanno-allentato-la-presa/7112591/