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Usura del clan, vittime minacciate dopo ritrovamento dei registri: “Soldi prestati per amicizia”

Nel corso di una perquisizione i carabinieri hanno rinvenuto delle agende con nomi e cifre

Attilio Nettuno – Responsabile CasertaNews

19 gennaio 2025 11:35

Dopo il rinvenimento dei registri dell’usura avrebbero chiesto alle vittime di mentire ai carabinieri. E’ uno dei retroscena che emerge dall’inchiesta che ha portato all’arresto Raffaele Visconti e Raffaele Catalano, di Trentola Ducenta, accusati di usura aggravata dal metodo mafioso per la loro ‘vicinanza’ al boss dei Casalesi Raffaele Della Volpe (non indagato per questa vicenda).

L’indagine dei militari della compagnia di Casal di Principe, coordinati dalla Dda di Napoli, prende le mosse proprio dall’arresto di Della Volpe, avvenuto a luglio dell’anno scorso da cui sono emerse le figure di Visconti e Catalano, quest’ultimo cugino del ras di camorra. Nel corso di una perquisizione nei loro confronti i carabinieri hanno rinvenuto delle agende utilizzate dagli indagati come registri contabili in cui sono annotati nomi, cifre e numeri di telefono. 

Si tratta delle vittime di usura – piccoli commercianti ma anche persone in stato di bisogno – che si rivolgono ai due per ottenere prestiti, trovandosi a restituire interessi mensili del 40%. Dopo la perquisizione e il ritrovamento delle agende, le vittime sarebbero state contattate per fornire una versione “di comodo” agli inquirenti.

Una di loro parla ai carabinieri di un appuntamento avvenuto in un distributore di carburante a Calvi Risorta durante il quale Visconti e Catalano gli hanno ribadito che “in caso fosse stato chiamato dai carabinieri avrebbe dovuto dichiarare che i soldi gli erano stati prestati a titolo di amicizia, senza alcuna pretesa di interessi”. Una pretesa che avrebbe suscitato timori di ritorsioni nelle vittime anche per la “notoria” parentela con Della Volpe.


Fonte:https://www.casertanews.it/cronaca/camorra-usura-registri-vittime-minacciate.html