Alberto Dortucci
Torre del Greco.Immaginate di partecipare a una gara e arrivare – al termine della competizione e dei controlli di rito – primi o secondi, posti utili per portare a casa il «premio». E immaginate poi che, a competizione chiusa e graduatoria pubblicata, cambino improvvisamente le regole – a insindacabile giudizio del «supervisor» della sfida – e i terzi, favoriti dai nuovi requisiti previsti dalla contesa, si aggiudichino la gara.
È quanto accaduto a Torre del Greco in occasione della mini-gara per la raccolta dei rifiuti in città promossa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba agli inizi del 2019, quando il Consorzio Gema venne sostituito dalla ditta Buttol. La vicenda è stata ricostruita dall’ex sindaco Valerio Ciavolino e dall’ex consigliere comunale del M5S Vincenzo Salerno durante l’ultima udienza del processo a carico di politici e colletti bianchi accusati a vario titolo di turbativa d’asta e rivelazione di segreto d’ufficio per favorire il colosso dell’igiene urbana nell’aggiudicazione dei servizi di igiene urbana all’ombra del Vesuvio.
Sia l’ex enfant prodige di Forza Italia sia l’ex grillino hanno ricordato come, inizialmente, ai primi posti della graduatoria della mini-gara Nu si fossero piazzate la ditta Balga e la ditta Econova: «Successivamente il sindaco Giovanni Palomba chiese di inserire come requisito l’avere operato in città con un numero di abitanti superiore ai 50.000 ovvero in qualche modo avvicinabile alla popolazione di Torre del Greco», hanno ricordato in aula i due ex consiglieri comunali d’opposizione.
Alla luce del nuovo requisito, la ditta Buttol – già attiva a Ercolano e in diverse città della provincia di Napoli con un significativo numero di abitanti – mise la «freccia» e sorpassò le due contendenti, aggiudicandosi il prezioso appalto (prodromico al successivo da 5 anni).
Una «manovra» ritenuta scorretta dalla procura di Torre Annunziata, pronta a chiedere e ottenere il processo per l’ex sindaco Giovanni Palomba, diversi ex funzionari del Comune – Claudia Sacco, Ernesto Merlino, Generoso Serpico e Giuseppe D’Angelo – nonché per i vertici della ditta Buttol (l’ex dg Luca Di Monte, il capocantiere Feliciano Ciccarelli e il delegato Alessandro Nardi).