di Rinaldo Frignani – Il Corriere della Sera
Manuel Severa, presunto mandante, e Marco Casamatta, uno degli esecutori materiali dell’omicidio di Cristiano Molé e del ferimento di Massimiliano Pacchiarotti detto «er polpetta»
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Erano nascosti in un bed&breakfast al Trullo armati fino ai denti. Tanto che per scovarli sono dovuti intervenire i reparti speciali di polizia e carabinieri, Nocs e Gis. Manuel Severa, presunto mandante e Marco Casamatta, uno degli esecutori materiali dell’omicidio di Cristiano Molè il 15 gennaio scorso a Corviale e del ferimento sempre a colpi di pistola di Massimiliano Pacchiarotti, detto «er polpetta», amico della prima vittima. Regolamenti di conti nell’ambito del traffico di droga sui quali hanno indagato insieme i carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci e gli agenti della Squadra Mobile.
La conferma dell’esistenza di gruppi di fuoco all’interno delle bande di malavitosi che si contendono il traffico e lo spaccio di stupefacenti nella Capitale. E anche capaci di effettuare agguati e punizioni esemplari in pieno giorno. Come di poter avere la disponibilità di rifugi per la latitanza. In particolare sono state sequestrate oltre alla mitraglietta e al fucile anche tre pistole Beretta modello Gardone, calibro 7,65, e Tanfoglio Force, calibro 9×21, con matricola abrasa.
2 luglio 2024