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Relazione sul convegno “No alla mafia”

CONVEGNO “NO ALLA MAFIA”

Si è svolto a Roma, venerdì 3 marzo, presso la Casa del Jazz in Via Ardeatina,  il Convegno “No alla Mafia, per il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel Lazio”, organizzato dai Gruppi consiliari della Regione Lazio.

Relatore Alessio D’Amato, con l’assessore Angelo Bonelli dei Verdi, il Procuratore Luigi De Ficchy e la partecipazione di Luisa Laurelli, presidente della Commissione Sicurezza della Regione Lazio, il Presidente della Commissione Lavori Pubblici, Giovanni Carapella, il Presidente dell’Eurispes Gianmaria Fara, l’assessore ai LL. PP. , Astorre e molti altri. L’Associazione “Caponnetto” era presente con il vicesegretario Franca Paniconi e Alessandro Cresti, del coordinamento di Roma.

Il Convegno era incentrato sulla necessità di “trasparenza” nel settore dei lavori pubblici nella Regione.

L’analisi dell’insediamento mafioso nella nostra regione è stata ampia e puntuale e – finalmente – tutti i partecipanti concordano con quanto l’Associazione Caponnetto va dicendo da anni: che la mafia è “impresa”, che il contrasto alle infiltrazioni mafiosa va fatto tenendo presente che ormai essa è attiva nel mondo delle costruzioni, con il “caporalato”, nel mondo degli insediamenti di attività commerciali, sia nella grande come nella piccola distribuzione, negli appalti, sub appalti e sub sub appalti delle opere pubbliche, specialmente nei territori, come il sud Pontino, ormai ampiamente infiltrato dalla camorra e non solo. Citazione speciale di D’Amato per quanto la nostra Associazione ha segnalato, più e più volte – nella persona del Segretario Elvio Di Cesare – nella gestione del Porto di Gaeta, del MOF di Fondi. Ma non solo. Si è molto insistito sulla necessità della “prevenzione” con indagini sulla provenienza dei capitali. Il Presidente dell’Eurispes Fara dice che, secondo studi attendibili del suo Istituto, ormai circa il 10 per centro del PIL italiano proviene da attività illecite. (Non sappiamo quanto sia nel Lazio, ma sospettiamo che sia superiore alle media nazionale).

Il Convegno ha messo in evidenza, altri aspetti, come quello segnalato dal Procuratore De Ficchy sulle SOA, che, secondo lo stesso Procuratore non possono essere organismi privati che, “a pagamento” danno certificati di “trasparenza” ad imprese anch’esse private: in questo modo viene a mancare la garanzia di “neutralità” che sarebbe invece attuabile con organismi pubblici.

Il Presidente della Commissione LL. PP. della regione Lazio, Carapella, oltre a segnalare il problema del lavoro nero nei piccoli cantieri, (e, naturalmente, nei grandi cantieri delle opere pubbliche) chiede un controllo a campione della Guardia di Finanza sul “ciclo economico” che dagli “smorzi” arriva fino ai piccoli e grandi cantieri. Segnala, inoltre, che la procedura del “massimo ribasso” è la morte della “qualità edilizia”, senza per questo voler criminalizzare tutto il settore. Anche perché, nella nostra Regione, il settore edilizio ha un grande valore per la sua economia. Rendere – piuttosto – chiaro e trasparente il processo è l’obiettivo che ci proponiamo.

Questo, molto in sintesi, quanto alcuni dei relatori hanno segnalato come politica di “trasparenza” che la Regione Lazio dovrà perseguire nei prossimi anni. Noi come Associazione ne seguiremo con attenzione (come sempre) gli sviluppi e non mancheremo di segnalare inadempienze, contraddizioni e quant’altro.

Franca Paniconi