Da Redazione -7 Ottobre 2024
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ai sensi degli articoli 143 e 146 dello stesso decreto, ha deliberato l’affidamento, per la durata di diciotto mesi, dell’amministrazione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia ad una commissione straordinaria.
La decisione, motivata da gravi infiltrazioni della criminalità organizzata all’interno dell’ente – tanto che la Dda di Catanzaro scrive di un’azienda «completamente e totalmente asservita alla criminalità organizzata» – conferma una situazione allarmante che da tempo affligge il sistema sanitario locale e mina profondamente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
È la seconda volta in quattordici anni, infatti, che l’Asp di Vibo Valentia viene sciolta per mafia. La prima volta era accaduto nel 2010. Poi si sono susseguite una serie di gestioni commissariali. Ma quella di Vibo Valentia non è la sola Asp calabrese ad essere stata sciolta due volte: anche Reggio Calabria registra una storia simile con due scioglimenti.
La commissione sarà presieduta dal prefetto a riposo Vincenzo Piscitelli ed é composta da Gandolfo Miserendino, commissario straordinario di Azienda zero, e dal dirigente Gianluca Orlando. Lo scioglimento dell’Asp è stato deciso sulla base delle conclusioni cui é giunta la Commissione d’accesso che era stata nominata nel novembre del 2023 dal prefetto di Vibo Valentia, Paolo Giovanni Grieco, a seguito delle risultanze dell’inchiesta denominata “Maestrale-Carthago”, condotta dalla Dda di Catanzaro.