CI DUOLE, MA CI SIAMO VISTI COSTRETTI A NON ACCETTARE L’INVITO DELLA LEGA NORD AD INTERVENIRE ALLA SUA CONFERENZA PROGRAMMATICA PONTINA
Ci duole, ma ci siamo visti costretti a dire cortesemente “no, grazie” all’invito fattoci dalla Lega Nord di Latina a partecipare ai lavori della sua prima Conferenza Programmatica.
Non lo abbiamo fatto per pregiudizi di natura politica perché chi ci conosce bene ed è intellettualmente onesto sa che, quando siamo invitati a parlare di legalità e di presenza mafiosa nella nostra Regione, non abbiamo preclusioni nei confronti di chicchessia. Quando veniamo invitati a dare un nostro contributo per la conoscenza della drammatica realtà del nostro territorio, andiamo da chiunque perché abbiamo interesse che tutti sappiano e nessuno possa continuare a dire “non sapevamo”.
Noi facciamo antimafia e basta. Chi è venuto o intende venire nella nostra Associazione per tentare di piegarla ad interessi di natura partitica ha trovato e troverà le porte chiuse.
Personalmente conosciamo e stimiamo Luigi Gallo che ci ha rimesso l’invito. E’ un nostro amico e lo ringraziamo. Ma siamo arrabbiati. Arrabbiati perché, mentre la Lega Nord pontina ha fatto della legalità un suo cavallo di battaglia, c’è il “caso Fondi” che brucia sulla pelle di tutti i cittadini della provincia di Latina.
Sono 7 mesi che il Prefetto di Latina, dopo quanto è stato accertato dalla DDA e dalla Commissione d’accesso, ha chiesto al Ministro dell’Interno Maroni lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Consiglio Comunale di Fondi e la richiesta ancora è ferma sulle scrivanie ministeriali.
Ci è stato detto che Maroni l’avrebbe rimessa, dopo averla avallata, al Consiglio dei Ministri e che questo, dopo le pressioni di taluni, avrebbe deciso di… decidere “dopo le elezioni”.
E Maroni, che è della Lega Nord, non si è ribellato.
Ecco perché abbiamo detto “No, grazie”!