Latina Oggi, Sabato 1 Febbraio 2025
Arresti in Calabria, nell’ordinanza i legami di Cosimo Gallace col litorale romano
di redazione
Sono due i passaggi presenti nell’ordinanza e che legano Anzio e Nettuno all’operazione dei carabinieri di Catanzaro e del Ros, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica (Direzione distrettuale antimafia) portata a termine in varie località della costa jonica calabrese in esecuzione di un provvedimento cautelare – emesso dal gip di Catanzaro – nei confronti di 44 indagati (15 in carcere, 29 agli arresti domiciliari). Nelle pagine dell’ordinanza, Cosimo Gallace – riconosciuto come uno degli esponenti apicali della ‘ndrangheta, quale promotore e organizzatore della ‘ndrina – è colui che continua a gestire le attività della cosca, anche dopo l’emissione dell’ordine di carcerazione del 25 novembre 2020 dettando le principali linee operative, dando disposizioni per intessere alleanze, per curare rapporti con altre compagini, per il traffico internazionale di stupefacenti, pianificava le attività estorsive, dirimeva controversie, dava disposizioni per il sostegno delle famiglie dei carcerati e per curare la latitanza di Cosimo Leotta. In un passaggio dell’o r d inanza Cosimo Gallace viene intercettato mentre pianifica con Agazio Andreacchio il ritorno della compagna, Sara Chichiriccò, in Calabria: a «salire» a Nettuno sarà proprio Agazio Andreacchio, che sul litorale romano era di casa. A lui spetta il compito di riportare la compagna del boss (che si trovava a Nettuno) al sud, in vista del Natale; le intercettazioni risalgono a metà dicembre del 2020. Prima le indicazioni erano quelle «di salire in treno e scendere in auto con lei», poi invece Andreacchio decise – su invito del boss – di andare e fare ritorno in auto. Sempre Cosimo Gallace (è descritto dettagliatamente in un altro capitolo dell’ordinanza) intervenne per dirimere una controversia ad Anzio, una diatriba scaturita da un ammanco di stupefacente posto in essere da un gruppo di albanesi ai danni di altri albanesi in joint venture, con dei calabresi. Gallace si attivò attraverso Alessandro Menniti che subito attuò le direttive del boss. Nella vicenda Gallace cercò di fare in modo che la questione venisse risolta con la massima discrezione.