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Mafia, il Comune di Vieste in prima linea “contro crimini atroci”. Sarà parte civile nel processo ai clan

Il sindaco Nobiletti: “È un passo essenziale per tutelare l’ordine pubblico e preservare l’immagine e la reputazione della nostra città”

Di Redazione 2 Settembre 2024

Il Comune di Vieste si pone ancora una volta dalla parte della legalità e della giustizia. La mafia non deve trovare spazio né qui né in alcuna parte del nostro Paese, e per questo come amministrazione comunale, con determinazione e coraggio, abbiamo deliberato la costituzione in parte civile nel procedimento penale nei confronti di alcuni imputati accusati di reati gravissimi, commessi con metodo mafioso ed al fine di agevolare l’attività dell’associazione criminale all’epoca capeggiata da Raduano Marco e Perna Girolamo“. Lo rende noto il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti.

In data 16 agosto 2024, il Comune ha ricevuto notifiche riguardanti un decreto di giudizio immediato da parte del Tribunale di Bari, in merito a un procedimento penale che coinvolge crimini atroci e che ha scosso non solo la nostra comunità, ma l’intero territorio nazionale. È nostro dovere, come amministrazione e come rappresentanti della comunità, scendere in campo e far sentire la nostra voce.

La decisione di costituirci parte civile non è solo una questione legale, ma una scelta simbolica e concreta. Significa affermare il nostro impegno per la giustizia, per la sicurezza dei nostri cittadini e per la salvaguardia dei valori che rappresentiamo. È un passo essenziale per tutelare l’ordine pubblico e preservare l’immagine e la reputazione della nostra città, ferita da atti di violenza che non possono e non devono essere tollerati.La nostra presenza nel processo rappresenta un segnale chiaro: non esiteremo mai a combattere contro la criminalità, per proteggere il nostro territorio e garantire un futuro di legalità e serenità per tutti i nostri cittadini.

Fonte:https://www.immediato.net/2024/09/02/mafia-il-comune-di-vieste-in-prima-linea-contro-crimini-atroci-sara-parte-civile-nel-processo-ai-clan/